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Lezione quotidiana di Kabbalah – 24.09.2010

Dal Libro di Shamati, Articolo 97
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “VaYechi”(E Giacobbe visse nella terra d’Egitto) Punto 376, Lez. 23
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Brani Selezionati per Sukkot
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Domande sul machsom, auto-disciplina e romantico passato

Domanda: Può un Kabbalista determinare chi passerà il Machsom (barriera alla spiritualità) e chi non lo farà? Si può determinare questo in base al linguaggio corporale dello studente o “vedendo” il suo desiderio?

La mia risposta: Tutti sono pronti per attraversare il Machsom e hanno possibilità di scelta a questo riguardo: sia di attraversarlo di propria volontà e velocemente oppure sotto pressione e lentamente.

Domanda: Cos’è l’auto-disciplina secondo la Kabbalah ?

La mia risposta: Di aspirare ogni singolo minuto del nostro tempo di avvicinarci al Creatore nelle proprie proprietà.

Domanda: Lei ha menzionato che il dubbio (tentazione) perseguita una persona a causa di un desiderio insoddisfatto. E se per caso uno è ossessionato dal passato romantico di un partner e la mancanza di uno? Cosa significa questo ed e possibile risolverlo?

La mia risposta: Gli studi bilanceranno tutto e provvederanno un’attitudine corretta alla spiritualità eterna e la transitoria corporalità.

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I Kabbalisti sui Kabbalisti, Parte 7

Cari amici, per favore, fate domande sui frammenti degli scritti dei grandi kabbalisti. Prometto di rispondere (i commenti tra parentesi sono miei).

Chi è un kabbalista?

Nelle anime dei grandi giusti (coloro che sono diventati uguali al Creatore nel suo attributo della dazione) c’è tutto: il bene ed il male (il loro male corretto in bene ed il male che è l’ego di tutto il mondo che loro correggono) ed essi soffrono per tutto (mettono dentro di sé tutti i desideri non corretti del mondo per prepararli alla correzione dei loro proprietari) e ricevono piacere (il raggiungimento supremo) quando trasformano (correggere includendo nel loro interiore) tutto il male in bene.

-Rav Kook, Orot Kodesh, 3, 153

Non esiste generazione senza i suoi individui eletti (Yechidey Segula) nei quali risiede lo spirito del Creatore, ai quali il profeta Elia si rivela ed insegna loro i segreti della Torah (ciò si riferisce alle persone speciali che possono raggiungere il Creatore, anche nel periodo di Galut [esilio] delle loro qualità spirituali e della proibizione della loro capacità. Durante il tempo dell’uscita da Galut, questa capacità è disponibile a tutte le persone).

Rav Chaim Vital, Prefazione al Libro, Etz Chaim

Chi mi mostrerà la verità?

Domanda: Come fa una persona situata in una capsula isolata del suo egoismo a sapere cosa è vero e cosa è falso?

Risposta: Adesso capirai quanto generosamente il serpente primordiale ci abbia aiutato, avendoci spinto a “peccare” con l’Albero della Conoscenza. Specificamente, grazie a questa rivelazione dell’immenso desiderio egoistico chiamato “il serpente” abbiamo ricevuto un’opportunità di ascendere dal grado spirituale di “un animale” a quello di “un umano”.

La differenza tra i due gradi (in simbolo della Delta nel disegno) è chiamato “il serpente”. Se vuoi ascendere da un grado spirituale a quello successivo, per favore vai avanti, ma devi lavorare contro questo serpente, contro lo spazio vuoto che ha creato in te. Per di più, se non fosse così per lui, saresti rimasto “un animale”.

Proprio questa forza, la forza del serpente egoista in noi, coltiva un umano in noi. Tutte le frammentazioni, i peccati e le trasgressioni descritte nella Torah sono azioni utili. Esse sono il modello per i desideri malvagi, attraverso il quale noi scopriamo il Creatore. Un desiderio aggiuntivo ci viene dato dal “serpente” e la sua correzione viene attraverso i libri di Kabbalah, il gruppo, l’insegnante e la divulgazione.

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Una Guida al Libro dello Zohar: Il sentiero per la rivelazione del Creatore

Citazioni dal mio prossimo libro, Una Guida al Libro dello Zohar.

La correzione delle attitudini in un gruppo kabbalistico dall’amore per se stessi all’amore per gli altri, è possibile solo con l’aiuto dell’autentica Forza Superiore che ha creato “l’inclinazione al male”, il nostro egoismo. Solo questa Forza può cambiare la cattiva inclinazione in buona, come è scritto, “Ho creato la cattiva inclinazione e ho trasmesso la Torah per la sua correzione, poiché la Luce in essa Riforma”; cioè ci unisce nell’amore.

Infatti, anche adesso noi esistiamo in una perfetta realtà. Noi siamo strettamente connessi gli uni agli altri come parti di un corpo nell’amore mutuo e nell’adesione con la Forza Superiore che ci ha creati e riempiti con amore ed abbondanza. Dobbiamo solo risvegliarci dal sentimento di consapevolezza di questa realtà nella stessa maniera in cui una persona inconscia deve risvegliarsi per sentirsi viva.

Questo risveglio, la forza resuscitante della Luce che Riforma, può essere sentito solo quando ci riconciliamo. Nel gruppo, cerchiamo di essere connessi nell’amore tra di noi ed elevarci al di sopra delle nostre emozioni istintive egoistiche. Insieme leggiamo il Libro dello Zohar.

Questo libro parla dell’unità tra di noi e del nostro stato corretto dell’esistenza. Così, la nostra lettura collettiva del Libro dello Zohar con l’intenzione di raggiungere l’unità, risveglia la Luce che ci riporta dall’oblio. Gradualmente, cominciamo a sentire la connessione e dentro di essa, il Creatore. Facendo ciò, raggiungiamo una realizzazione pratica dell’essenza della scienza della Kabbalah: la rivelazione del Creatore agli esseri creati.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.09.2010

Scritti di Baal HaSulam, Lettera 51
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Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art. 17
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Lo Zohar è la cosa più potente che c’è al mondo

Lo Zohar influenza la nostra anima più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ciò non vuol dire che dobbiamo scartare tutti gli altri libri e studiare solo questo, ma i suoi effetti sono più potenti di quelli di tutti gli altri.

Il Talmud Eser Sefirot e L’Albero della Vita sono buoni per formare la persona. Inoltre, più avanti, quando la persona si trova nei livelli spirituali, possono essere istruttivi per realizzare azioni interiori.

Quando si sperimentano ascese e discese, gli ingressi e le uscite delle Luci nella maniera in cui si potrebbero sentire fisicamente, poiché il desiderio o vaso spirituale è pronto per la ricezione e la dazione, per l’ingresso e l’uscita della Luce, allora si può lavorare con il Talmud Eser Sefirot e L’Albero della Vita, realizzando concretamente le azioni che descrivono.

D’altra parte, quando lavori con lo Zohar, lo fai attraverso un intermediario, la Luce Circondante. Questa composizione sviluppa il vaso dell’anima in generale, invece di come dice il verso, “L’anima della persona la istruisce”. Quest’ultima cosa succede quando puoi prendere il Talmud Eser Sefirot e realizzare praticamente le azioni.

C’è un tempo di preparazione per il futuro livello ed è per questo che è progettato lo Zohar. A parte questo, c’è un tempo per attualizzare i livelli, il che si fa con l’aiuto del Talmud Eser Sefirot.

(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 29 Agosto 2010 sullo Zohar)

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Lezione introduttiva: “Sukkot” – 21.09.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttivaSukkot
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Una Guida Al Libro dello Zohar: Il gruppo è il mezzo per lo sviluppo spirituale

Citazioni dal mio prossimo libro, Un Guida al Libro dello Zohar.

Per prepararci allo sviluppo spirituale, il Creatore risveglia due sensazioni in noi. La prima è la vanità di questo mondo e la seconda è l’aspirazione a raggiungere la fonte della vita, il risveglio del “punto nel cuore”. Il punto nel cuore, come una carica in un campo elettrico, ci porta in un luogo in cui possiamo dargli nutrimento e riempimento. Questo posto è il gruppo.

Possiamo realmente vedere come le persone in cui si risveglia un punto nel cuore siano attirate naturalmente l’una verso l’altra. È sempre il caso nella società umana in cui le persone con desideri simili si attirano reciprocamente e si riuniscono in gruppi. Un gruppo è un posto in cui la gente realizza la connessione con il suo prossimo su un livello pratico, basato su nuovi principi di amore ed unione, invece dell’odio e dell’isolamento.

Quindi, il lavoro nel gruppo è necessario ed obbligatorio per raggiungere la rivelazione del Creatore. Esso permette ad una persona di valutare davvero la sua attitudine verso il suo prossimo e di non cadere in illusioni riguardo alla spiritualità o alla sua personale connessione con il Creatore. Dopotutto, il Creatore è la qualità di amore e di dazione che risiede nella connessione corretta tra di noi.

Simili gruppi sono stati sempre creati nel corso della storia umana. Cambiando queste relazioni nel gruppo verso la dazione comune e l’amore delle persone, hanno creato le condizioni necessarie per percepire la vera realtà, quella Superiore. Leggere dei libri nei quali hanno scritto riguardo al mondo che hanno rivelato, ci permette di acquisire l’enorme esperienza accumulata da loro e di capire come realizzare una nuova vita lungo il cammino più breve ed efficace.

Un simile gruppo è chiamato un gruppo di kabbalisti. Il loro scopo è di unirsi reciprocamente nello spirito di ciò che è scritto nella Torah: “Come un solo uomo con un solo cuore”, “Non fare ad un altro ciò che è odiato da te” e “Ama te stesso come il tuo prossimo”. Quindi, essi si correggono e raggiungono l’equivalenza con il Creatore.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 21.09.2010

Scritti di Rabash, Shlavei HaSulam, Art. 32
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Il Libro dello Zohar, VaYechi “E Giacobbe visse nella terra d’Egitto”, Punto 366, Lez.22
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Rav Yehuda Ashlag: Talmud Eser Sefirot, Volume 6, Parte 15, Punto 100
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Dal Libro di Shamati, Articolo 96
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