Una Guida Al Libro dello Zohar: Il gruppo è il mezzo per lo sviluppo spirituale

Citazioni dal mio prossimo libro, Un Guida al Libro dello Zohar.

Per prepararci allo sviluppo spirituale, il Creatore risveglia due sensazioni in noi. La prima è la vanità di questo mondo e la seconda è l’aspirazione a raggiungere la fonte della vita, il risveglio del “punto nel cuore”. Il punto nel cuore, come una carica in un campo elettrico, ci porta in un luogo in cui possiamo dargli nutrimento e riempimento. Questo posto è il gruppo.

Possiamo realmente vedere come le persone in cui si risveglia un punto nel cuore siano attirate naturalmente l’una verso l’altra. È sempre il caso nella società umana in cui le persone con desideri simili si attirano reciprocamente e si riuniscono in gruppi. Un gruppo è un posto in cui la gente realizza la connessione con il suo prossimo su un livello pratico, basato su nuovi principi di amore ed unione, invece dell’odio e dell’isolamento.

Quindi, il lavoro nel gruppo è necessario ed obbligatorio per raggiungere la rivelazione del Creatore. Esso permette ad una persona di valutare davvero la sua attitudine verso il suo prossimo e di non cadere in illusioni riguardo alla spiritualità o alla sua personale connessione con il Creatore. Dopotutto, il Creatore è la qualità di amore e di dazione che risiede nella connessione corretta tra di noi.

Simili gruppi sono stati sempre creati nel corso della storia umana. Cambiando queste relazioni nel gruppo verso la dazione comune e l’amore delle persone, hanno creato le condizioni necessarie per percepire la vera realtà, quella Superiore. Leggere dei libri nei quali hanno scritto riguardo al mondo che hanno rivelato, ci permette di acquisire l’enorme esperienza accumulata da loro e di capire come realizzare una nuova vita lungo il cammino più breve ed efficace.

Un simile gruppo è chiamato un gruppo di kabbalisti. Il loro scopo è di unirsi reciprocamente nello spirito di ciò che è scritto nella Torah: “Come un solo uomo con un solo cuore”, “Non fare ad un altro ciò che è odiato da te” e “Ama te stesso come il tuo prossimo”. Quindi, essi si correggono e raggiungono l’equivalenza con il Creatore.

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