I Kabbalisti sull’Essenza della Saggezza della Kabbalah, Parte 13

Cari amici, fate le vostre domande su questi frammenti degli scritti dei grandi kabbalisti. Prometto di darvi risposta. I commenti tra parentesi sono miei.

La realtà contenuta nella saggezza della Kabbalah

Dal Superiore si insegnerà all’inferiore; cioè, all’inizio abbiamo bisogno di raggiungere prima (anche se si desidera unicamente capire ciò che succede nel nostro mondo in basso) le Radici Superiori in quantità, le quali sono al di sopra, nella spiritualità, al di sopra di qualsiasi immaginazione (mediante la correzione dell’egoismo al suo livello dell’attributo della dazione), ma con il raggiungimento puro (cioè, attraverso l’equivalenza con esse, diventando uguale ad esse nel livello spirituale).

E una volta che il bene raggiunge le Radici Superiori (da dove tutto il governo discende ai rami del nostro mondo) con la sua propria mente (con le sue nuove qualità), gli è possibile esaminare (dalle radici, dall’alto) i rami tangibili che sono in questo mondo e sapere come ogni ramo è relazionato con la sua radice nel Mondo Superiore, in tutti i suoi ordini, in quantità e qualità.

-Baal HaSulam, L’essenza della saggezza della Kabbalah

Tutto ciò che non raggiungiamo e non ha né un nome né un appellativo, come potremo definirlo con un nome? Qualunque nome implica un raggiungimento.

Baal HaSulam, Lo studio delle dieci Sefirot, Parte 1°, Riflesso Interiore, Capitolo 1°, Punto 5

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