Pubblicato nella '' Categoria

Lezione serale di Kabbalah del 15.08.2010

Lettura al Centro Studi “Kabbalah per la Nazione”, Eilat
Video / Audio

Lezione per ragazzi
Video / Audio

Global Yeshivat Haverim
Video / Audio

I Kabbalisti parlano dell’Essenza della Saggezza della Kabbalah

Cari amici, per favore fate domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. Prometto di rispondervi. I commenti tra parentesi sono miei.

Il significato della vita

Di fatto (la domanda sulla necessità per tutti noi di studiare la Kabbalah scompare), se focalizziamo i nostri cuori solo su una famosa domanda … Questa domanda indignante è una domanda che tutto il mondo si fa, cioè “Qual è il significato della mia vita?”. In altre parole, questi anni contati della nostra vita che ci costano tanto ed i numerosi dolori e tormenti che soffriamo per questi, per completarci al massimo, (Invano!) chi ne beneficia? O anche più precisamente, chi beneficio? È davvero certo che gli storici si sono stancati di valutarlo, e particolarmente nella nostra generazione. Nessuno desidera considerarlo. Ancora così la domanda resta amara e veemente come sempre.

Certe volte ci prende a sorpresa, punge nelle nostre menti e ci piega fino al suolo prima che troviamo il famoso stratagemma di (dimenticarla e ) scorrere inconsciamente nelle correnti della vita come sempre. Di fatto, è per risolvere questo grande rebus che il verso scrive “Prova e vedi che il Signore è buono”. (Questo può essere fatto con la scienza della Kabbalah come il metodo della rivelazione del Creatore e di conseguenza anche per risolvere i misteri di tutta la nostra vita).

Baal HaSulam, Introduzione allo studio delle dieci Sefirot, Articoli 3,4

Materiale correlato:

Laitman blog: La Rivelazione del Creatore è un upgrade del programma della Creazione

Lezione quotidiana di Kabbalah del 15.08.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art. “ Riguardo all’ Importanza degli Amici
Video / Audio

Dal Libro dello Zohar, VaYechi “E Giacobbe visse nella terra d’Egitto”, Punto 6, Lez. 2
Video / Audio

Rav Yehuda Ashlag: Talmud Eser Sefirot, Volume 6, Parte 15, Punto 29, Lezione 14
Video / Audio

Rav Yehuda Ashlag: Introduzione al libro: Panim Meirot uMasbirot, Punto 11, Lezione 12
Video / Audio

L’Uguaglianza Spirituale

Lo Zohar, capitolo Vaigash, punto 126: “Esiste un firmamento al di sopra del firmamento e questo firmamento li domina tutti, cioè, tre firmamenti nei quali la destra e la sinistra sono una al di sopra dell’altra. Il firmamento del mezzo li governa entrambi, li sottomette e li mescola l’uno nell’altro …

Sotto il firmamento le sue ali erano rette”, a causa del fatto che tutti loro esercitano il loro dominio su ciò che gli è stato affidato, poiché la linea media stabilisce l’illuminazione dei due insieme, nella quale la linea di destra illumina dall’alto verso il basso e la sinistra, dal basso verso l’alto. Per questo l’ala destra è uguale all’ala sinistra …

Come si può valutare se la linea destra e quella sinistra sono uguali? Secondo la quantità, il peso o la forza? Hanno qualità totalmente differenti. Non abbiamo nessuna possibilità di valutare questo secondo una misura esteriore del nostro mondo. “Sono uguali” significa che esse si completano l’un l’altra, in maniera tale che ognuna di esse da all’altra tutto il necessario. Hassadim della linea destra completa totalmente Chokhmà della linea sinistra; e Chokhmà illumina Hassadim con tutta la sua forza.

Questo significa che sono uguali. Cioè, esse sono socie ed ognuna da tutto affinché sia possibile la loro connessione mutua in maniera ottimale. Questa si chiama la Linea Media. Per questo sono considerate uguali. Forse Hassadim fornisce il 90% e Chokhmà solo il 10%, e nel successivo livello la proporzione sarà 70% e 30%, oppure 99% ed 1%; però questa si chiama uguaglianza perché ognuna riempie l’altra. Hanno la stessa intenzione, lo stesso pensiero, lo stesso calcolo, e per questo vengono definite uguali. La proporzione tra loro non deve essere assolutamente 50% e 50%. Nella spiritualità, uguaglianza significa che io ti riempio con tutto ciò che desideri da me. Allora siamo uguali.