Risposte Alle Vostre Domande, Parte 5°

Qual è lo scopo della Creazione?

Domande sulla pubblicazione I Kabbalisti sullo scopo della Creazione, Parte 2°.

Domanda: Si deduce che, essendo un desiderio comune, singolare, dobbiamo ricevere tutto quello che il Creatore ha preparato per noi. È per questo che dobbiamo prepararci per il banchetto supremo? Si suppone che sviluppiamo la connessione superiore tra di noi, in maniera da sopportare il Creatore uniti? E dopo di dirgli “No” ed arrivare ad essere indipendenti e superare la nostra vergogna? Questa è una discrepanza! È un banchetto eterno tra i due soci uguali, un caso di rinascita? È difficile immaginare questa dissociazione anche per un secondo!

La mia risposta: Questo perché tu, mio stimato amico, sei ancora un semplice egoista; cioè, esisti solo in una natura. Quando l’altra natura, quella altruista, comincia a manifestarsi dentro di te, non condurrà ad una “dissociazione schizofrenica”. Al contrario, avrai l’opportunità di comprendere come si uniscono gli opposti. Certamente, la fisica quantistica sta già scoprendo tali manifestazioni della natura.

Domanda: Possiamo dire che la mia natura temporale di schiavo cambia solo nelle sensazioni, semplicemente con la mia scelta di padrone, anche nell’assenza del suo ruolo funzionale e, possibilmente, nella sua essenza? Allora, come dobbiamo ridefinire la nostra relazione quando scelgo di lavorare in luogo del padrone per una buona paga? Chi è, in relazione a me, un socio? Perché la Torah usa la parola “schiavo” tanto da parte del Creatore (“Non temere, mio servo Giacobbe, disse il Creatore) quanto da parte dei personaggi (“il servo del Creatore”)?

La mia risposta: Ci sono molti tipi di connessione con il Creatore: “figlio”, “servo”, “sposa”, “amico” e così via. “Servo” si riferisce ad una completa preferenza per la proprietà della dazione contro quella della ricezione.

Una domanda sulla pubblicazione I Kabbalisti sullo scopo della Creazione, Parte 3°.

Domanda: Citazione: “Neppure l’occhio ha visto un Dio a parte te”. Cosa succede con gli altri?

La mia risposta: Si applica ad ognuno, ma solo all’interno delle proprietà corrette della persona.

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