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Torah, Porzione Settimanale – 22.07.10

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale “Vaetchanan”, Brani selezionati
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I Kabbalisti sullo scopo della Creazione, Parte 6°

Stimati amici, fate delle domande su questi frammenti degli scritti dei grandi kabbalisti. Prometto di rispondervi. I miei commenti sono tra parentesi.

9) … che tutti i mondi superiori ed inferiori e tutto ciò che esiste in essi è stato creato solamente per l’uomo (per raggiungere l’equivalenza completa con il Creatore). Perché tutti questi livelli e questi mondi sono stati creati per integrare nelle anime la misura dell’adesione (Dvekut, l’equivalenza delle proprietà dell’amore e della dazione) che mancava loro dal pensiero della creazione, come abbiamo già chiarito (come disse il Creatore: ho Creato l’inclinazione al male nell’uomo).

Che al principio si restrinsero e discesero, livello dopo livello e mondo dopo mondo, fino ad arrivare al nostro mondo materiale (egoista) per condurre le anime al corpo di questo mondo, che è nella sua pienezza il desiderio di ricevere e non di dare (Il desiderio di ricevere con l’intenzione di ricevere per se stessi. Il desiderio di ricevere con l’intenzione di dare è considerato come un atto di dazione. Si deduce che l’intenzione determina la natura dell’azione o del desiderio), come le bestie e gli animali del campo.

Come è scritto: “Quando l’uomo nasce è come una bestia selvaggia” che è (il desiderio di ricevere con l’intenzione di ricevere) il fatto del desiderio totale di ricevere, nel quale non c’è assolutamente nessuna caratteristica di dazione in nessuna maniera; ed allora la persona considera se stessa essere totalmente e completamente opposta al Creatore, in maniera che non esiste maggiore allontanamento da Questo in assoluto.

Dopo, con la forza dell’anima che si veste in lui, l’uomo si occupa della Torah e delle Mitzvot, poiché allora raggiunge la forma (intenzione) della dazione come il suo Creatore, poco a poco, per mezzo degli anelli, dal basso verso l’alto, attraversando tutti i discernimenti per mezzo dei quali sono discesi nel loro scivolamento dall’alto verso il basso, che consiste solamente della misura e dell’acquisizione della forma del desiderio di dare.

Posto che ogni livello superiore significa che è più lontano dal desiderio di ricevere e più vicino solamente alla dazione, fino a che riesce ad essere tutto nella dazione e non desidera ricevere niente per se stesso (dopo che una persona corregge tutte le intenzioni nei suoi desideri). Allora l’uomo completa la sua vera adesione con il Creatore, perché è stato creato solo per questo; poiché tutti i mondi e tutto ciò che c’è in essi, è stato creato solo per l’uomo.

Materiale correlato:

Laitman blog: I kabbalisti sullo scopo della creazione, parte 5°
Laitman blog: I kabbalisti sullo scopo della creazione, parte 4°

Mega Congresso di Kabbalah: L’unità di tutto il mondo

In centinaia di località di tutto il mondo, le persone si riuniranno per il Mega Congresso che mira ad unire il mondo e a lavorare per sperimentare la spiritualità. Sono tutti invitati a partecipare in qualsiasi posto o a connettersi on-line per partecipare alla celebrazione dello scopo della creazione. Per ulteriori informazioni e l’iscrizione all’evento di tre giorni: L’Unità in tutto il mondo.

Lezione quotidiana di Kabbalah del 22.07.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art.19
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Lech-Lecha”, Punto 106, Lez.10
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Rav Yehuda Ashlag: Talmud Eser Sefirot, Lezione 15
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Rav Yehuda Ashlag: Introduzione al libro: Panim Meirot uMasbirot, Punto 22, Lezione 19
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Usare il binocolo nel percorso verso il traguardo

Ho ricevuto una domanda: Come faccio a dirigermi in modo corretto verso il traguardo?

La mia risposta: Il Creatore mi ha dato il binocolo attraverso il quale io posso vedere la mia destinazione nella distanza e camminare verso essa. Questo binocolo è una manciata di anime alle quali mi unisco e attraverso di loro riconosco il traguardo. Io inizio a muovermi verso il traguardo con il loro aiuto.

Da tutte le anime, il Creatore ha scelto un gruppo di anime per me. Questo gruppo di anime è un organo dell’anima collettiva, l’organo al quale io appartengo. Il Creatore non ha soltanto scelto il gruppo di anime, mi ha anche condotto a collegarmi con loro in modo che il gruppo di anime possa diventare l’unità delle anime che sono intese per me. Quest’ unità di anime mi aiuta ad avanzare. Io lo ottengo collegandomi a esso, e attraverso questo io raggiungo il sistema generale de l’unica anima.

Io non sono ancora collegato a queste anime e non le riconosco. È come se l’intero collegamento fosse sott’acqua. Sopra l’acqua io vedo i corpi fisici come il mio dato che il Creatore mi ha condotto in un gruppo fisico. Il Creatore mi ha dato l’opportunità di iniziare ad entrare dentro la rete interiore delle anime attraverso la mia organizzazione del collegamento fisico con gli amici, assumendomi delle responsabilità, effettuando lavori, compiti e statuto di gruppo.

Nella mia unità intrinseca con loro “sommergendomi nell’acqua”, io scopro che questo gruppo è già completamente corretto mentre io non lo sono. Mi è data l’opportunità di unirmi ad un sistema corretto. Attraverso questo gruppo mi è data l’opportunità di entrare in una parte del sistema di Adamo, di Malchut dell’Infinito.

Devo acquisire l’attitudine di “ama il tuo prossimo come a te stesso” per quanto riguarda gli amici, mentre la mia attitudine riguardante tutte le altre persone deve essere “perdona ogni uomo”. “Amare gli altri” significa unirmi con l’opinione ed il desiderio di questo gruppo dove il Creatore mi ha condotto.

Posso perfino scegliere se accettare il gruppo che il Creatore ha portato a me oppure rimanere apparentemente “libero” (ma che in realtà è precisamente seguendo i Suoi ordini). Proprio qui sta il libero arbitrio: muovermi coscienziosamente con il gruppo oppure per forza (in apparenza liberamente) come gli altri.