Apocalisse 2010

Un mio vecchio amico, un famoso fisico che ho conosciuto quando studiavo a San Pietroburgo, Yuri Magarshak, degli Stati Uniti ed il fisico Evgeni Levich, di Israele, hanno pubblicato un articolo con il titolo di “Apocalisse” sul giornale in linea “Vremya”. Nell’articolo espongono che la tragedia nel Golfo del Messico potrebbe risultare un tremendo tornado e scatenare avvenimenti apocalittici. Al riguardo vorrei fare alcuni commenti.

1. Una catastrofe ai giorni nostri, di una magnitudine senza precedenti, può cambiare la vita nel nostro pianeta e certamente causare cambiamenti globali: economici e politici. L’unica cosa che possiamo fare è osservare ciò che avviene perché l’umanità non ha rimedio per soffocare questo disastro.

2. Le cose avvengono non secondo un copione apocalittico, ma in conformità ad uno scenario kabbalistico che ci dice che la nostra generazione attraverserà tali terribili sofferenze, da vederci forzati a cercare una risposta alla domanda “Quale è lo scopo della nostra esistenza?”. Una volta scoperta la risposta, dovremo costruire il nostro futuro di conseguenza.

3. Secondo la Kabbalah, la Natura compie il suo piano di sviluppo dell’essere umano e ci obbliga a passare da una esistenza incosciente, attivata dalla sofferenza, allo sviluppo cosciente. La catastrofe ecologica nel Golfo del Messico è solo un anello di questa catena. Come risultato di questo sviluppo, le persone riveleranno la parte nascosta della Natura e raggiungeranno la perfezione e l’eternità.

4. La Kabbalah ci offre la possibilità di passare lungo questa tappa del nostro sviluppo senza sentire la pressione delle sofferenze, ma proseguendo essendo attratti da un obbiettivo benevolo. La possibilità esiste. Preghiamo Dio che questi autori vengano ascoltati!

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