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Come possiamo diventare felici?

michael-laitman_19Nota: Alcuni gruppi di scienziati della Harvard University e della California University hanno scoperto che un uomo felice “infetta” tutti con il suo stato d’animo. Un suo amico diretto viene “infettato” per il 25%, un amico di un amico per il 10% e il prossimo amico nella catena per il 6%.

Commento: E se lo facessimo in modo reciproco, tutti saremmo felici al 100%. Si potrebbe obiettare: “Ma io non lo sono!” Ma questa è una scusa, perché anche se un uomo sorride in maniera ipocrita, gli altri percepiscono il suo sorriso come reale e diventano più felici, più allegri. E tutto questo arriva poi a voi da qualcun’altro.

Così i Kabbalisti che hanno appena iniziato il cammino spirituale e non hanno ancora raggiunto la grandezza del Creatore, “si infettano l’uno con l’altro”, per elevarsi artificialmente oltre all’egoismo.

Non avendo ancora la capacità di amare assieme, essi coltivano artificialmente “l’amore” – “giocano con l’amore” – e l’amore appare, perché con il loro desiderio essi richiamano la Luce (Ohr Mekif) circondante.

Nel nostro mondo, un bambino che desidera diventare adulto cresce imitando gli adulti. Anche lui inconsciamente attira su se stesso l’energia superiore. Superiore – perché dal prossimo gradino del suo sviluppo, egli avrà voglia di raggiungere un altro gradino. Nemmeno nel nostro mondo esiste altro modo per passare da un gradino all’altro. Anche nella crescita del corpo vegetale e animale, vediamo all’opera lo stesso principio: rifiuto del proprio stato e desiderio di arrivare al gradino seguente – sono le forze che promuovono la crescita ed il cambiamento. La Kabbalah utilizza le vere forze della natura!

Comunicato stampa Reuters: Le donne sentono di meno la crisi e sono più ottimiste; le donne prestano maggiore attenzione alle amicizie, alle relazioni con i bambini, con i colleghi e i superiori, e l’umore degli uomini è molto influenzato dal loro benessere; le donne sono più soddisfatte degli uomini circa la loro vita sessuale.

Dai risultati del sondaggio in 51 paesi: la felicità non è una questione di soldi – il numero delle persone felici nei paesi più poveri è più alto rispetto a quello nei paesi più sviluppati.

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Qual è lo scopo della Creazione?

Domande sulla pubblicazione, I Kabbalisti sullo scopo della Creazione, Parte 5°.

Domanda: Il desiderio di ricevere ed il corpo materiale sono la stessa cosa?

La mia risposta: Si, perché i corpi non esistono, solo il desiderio è l’unica creazione.

Domanda: La legge di causa ed effetto è la stessa all’interno di un grado come quando “si discende da un grado all’altro”?

La mia risposta: la legge dello sviluppo sequenziale è la stessa cosa per il particolare ed il comune.

Domanda: è scritto che questo mondo è una copia esatta del mondo spirituale.

1.L’obbiettivo dell’umanità in questo mondo è di correggersi affinché questo mondo trovi il suo luogo nel mondo spirituale?

2. La correzione dell’umanità dipende direttamente dalla correzione di ognuno. Si può arrivare alla conclusione che la legge “amerai il tuo prossimo come te stesso” nel prossimo futuro sarà in questa maniera: in ogni persona di questo mondo si rivelerà il punto nel cuore, e questa persona cercherà di sentire il suo prossimo come se stessa per riempirlo e diventare simile al Creatore, alla Dazione?

Per questo ogni persona deciderà che vuole essere datrice e come risultato di questa decisione ognuno comincerà a sentire i desideri altrui come propri? Allora ognuno comincerà a lavorare dentro di sé con i desideri degli altri come se fossero propri?

Ciò significa che questo lavoro può portare a che molti dei desideri che esistono in questo mondo, come per esempio, l’assassinio, il furto ecc … arriveranno ad essere corretti senza la necessità di realizzarsi in questo mondo?

La mia risposta: E’ tutto corretto!

Torah, Porzione settimanale – 30.07.2010

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale Ekev”, Brani selezionati
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L’Infinito È Unione Illimitata

Per percepire la realtà correttamente abbiamo bisogno di portare insieme tutte le forme che ci vengono rivelate. Esiste solo il mondo interiore di una persona. L’infinito non è distanza infinita; è unione illimitata! Ad un certo punto in questo Mondo dell’Infinito emerge una barriera, che determina quanto vicino puoi essermi; cioè, in questo Infinito, un desiderio egoistico viene rivelato ed esso crea una distanza tra le differenti parti.

Questa distanza tra i desideri, tra l’ego, è immaginaria e come risultato, i mondi cominciano ad essere estesi dall’Infinito verso il basso, cioè una sensazione di distanza tra differenti parti emerge nello stesso posto. Questa è chiamata una discesa dei mondi o l’intensificazione dell’occultamento tra di noi.

Dopotutto, questa distanza non è fisica ma sensoriale. Abbiamo bisogno di passare ad una percezione più interiore. Dovremmo capire che possiamo essere fisicamente vicini o distanti da certe persone mentre sentiamo che esse sono vicini o distanti da me; un fattore è completamente indipendente dall’altro. Nella spiritualità, questo mondo immaginario di distanze non esiste, esistono solo i sentimenti. Noi misuriamo la percezione sensoriale nelle Sefirot, nei Partzufim e nei mondi, in accordo all’equivalenza delle proprietà tra gli oggetti spirituali o i desideri.

Da un lato, ci sono certamente differenze tra i desideri dato che sono tutti differenti; ma dall’altro, essi sono simili poiché si sforzano di essere insieme non curanti delle loro immutabili differenze naturali. Solo questa “distanza” viene misurata nella spiritualità ed è solo questa “vicinanza” nell’intenzione che noi aspiriamo a raggiungere.

A prescindere dalle differenze tra i nostri desideri iniziali che sono così infinitamente lontani gli uni dagli altri, attraverso lo schermo e la Luce Riflessa (la dazione reciproca), noi raggiungeremo un’aspirazione comune a diventare vicini. Raggiungeremo l’unione sensoriale che sarà infinita e priva di tutte le barriere. Nei nostri desideri sentiremo infinita distanza fisica per così dire, mentre nella nostra aspirazione sensoriale ad essere insieme, scavalcheremo questa barriera e sentiremo la nostra infinita, illimitata unione, nella quale noi tutti esistiamo in un punto.

Queste due forme di misurazione dovrebbero coesistere insieme e fornire intensità alla nostra unione ed adesione. Una forma è l’infinita distanza che separa i nostri desideri che sono opposti gli uni agli altri, mentre l’altra è l’infinita, illimitata unione di tutti in un punto in un’intenzione ed aspirazione comune.

Lezione quotidiana di Kabbalah del 30.07.2010

Dal Libro di Shamati, Art. 11: “Gioia con tremore”
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Lech-Lecha”, Punto 237, Lez.16
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pag.351, Punto 70, Lezione 32
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Articolo: “La Saggezza della Kabbalah e la sua essenza”, Lezione 4
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Sorte: Rilasciare La Luce Per Noi Goccia A Goccia

Lo Zohar, Capitolo “VaYigash (Allora Giuda si avvicinò)”, Articolo 55: I nutrimenti dell’uomo prima del Creatore sono tanto duri quanto la divisione del Mar Rosso. È così perché i nutrimenti del mondo sono dall’alto, da ZA, dal Masach de Hirik nella linea di mezzo. È così perché i figli, la vita ed i nutrimenti non dipendono dal merito, ma dipendono dalla sorte. E per questa ragione, i nutrimenti dell’uomo prima di Lui sono duri, poiché dipendono dalla sorte, dalla quale i figli, la vita ed i nutrimenti arrivano. Ecco perché i nutrimenti del mondo sono duri prima di Lui, perché essi non sono in suo potere prima che egli è benedetto dalla sorte.

Sorte (Mazal) significa “scorrere” (Nozel) ed indica l’abbondanza superiore che arriva a gocce. Non piove come una corrente senza fine, a causa della nostra limitazione, della nostra incapacità a ricevere di più. La Forza Superiore desidera darci tutto il Mondo dell’Infinito, ma Egli è forzato a rilasciare la Luce per noi a gocce, fino al punto in cui possiamo percepirla.

Ecco perché è scritto che “I nutrimenti dell’uomo prima del Creatore sono tanto duri quanto la separazione del Mar Rosso”. In accordo alla Sua natura Egli è “buono e benefattore” ed è dura per Lui trattenersi e non dare all’uomo tutto il bene allo stesso tempo. Per questa ragione, è difficile per il Creatore dare solo goccia a goccia.

Kabbalah per Principianti, “Non esiste nulla tranne Lui”– 29.07.10

Kabbalah TV Canale 66, Kabbalah per Principianti, “Non esiste nulla tranne Lui
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Smettere di vivere in una Fantasia

I libri di Kabbalah ci parlano dei nostri stati futuri che dobbiamo scoprire in noi, attribuendo loro i nomi dei mondi spirituali, delle Sefirot e dei Partzufim. Scrutando i nostri desideri per realizzare questo, daremo vita ad una richiesta per la correzione che attirerà la reazione della Luce. Essa aggiungerà l’intenzione della dazione al nostro desiderio e noi cominceremo a percepire quello che i cabalisti ci descrivono.

Tutti questi stati futuri che noi desideriamo raggiungere e sentire, AB, SAG, Aba ve Ima, Zivugim e Partzufim, si riferiscono solo alla connessione tra noi, cioè, ai diversi tipi di dazione. Questa connessione comincia al livello di questo mondo (così è chiamata la nostra attuale connessione) ed estendendosi lungo i gradi dei mondi spirituali, raggiunge la connessione chiamata Infinito (connessione illimitata tra tutti).

Infinito significa assenza di confini, quando tutte le anime sono corrette in un tale grado da unirsi in un tutt’uno. Sebbene non siamo ancora in questo stato, esso dovrebbe essere il nostro scopo immediato. Dovremmo aspirare ad essere come “un uomo con un cuore” ed anticiparne l’avvenimento.

È molto importante per il passaggio dalla percezione esterna a quella interna, nella quale tutti i mondi e tutto quello che c’è, esistono nella persona. Noi non capiamo cosa significhi “in una persona”, così immaginiamo lo spazio geometrico, ma dovremmo costantemente lavorare sul quadro corretto. All’inizio del cammino, una persona immagina il suo lavoro interiore, la spiritualità ed il gruppo in un modo molto particolare. Tuttavia, man mano che avanza, dovrebbe assicurarsi che tutti i quadri, le forme, gli approcci, le trasformazioni e lo scopo in sé, si allineino in un singolo punto, oltre al quale, non c’è nessun altro spazio.

Quindi, cominci ad immaginare tutto solo nel punto della tua percezione, e perciò ritorni al punto della creazione, “Yesh Mi Ain” (esistenza dall’assenza). Questa non è una fantasia, infatti noi stiamo costantemente vivendo in una fantasia poiché, per ognuno, esiste il proprio mondo immaginario.

Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.07.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art.6
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Lech-Lecha”, Punto 201, Lez.15
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Rav Yehuda Ashlag: Talmud Eser Sefirot, Volume 6, Parte 15, Punto 5, Lezione 3
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Rav Yehuda Ashlag: Introduzione al libro: Panim Meirot uMasbirot, Punto 3, Lezione 3
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 Il Talmud offre il più dettagliato piano di correzione

Ho ricevuto una domanda: Se solamente la Kabbalah è necessaria per la correzione dell’anima, per quale motivo i saggi del passato hanno creato tanti commentari su la Torà, Mishnà e Talmud? In quale maniera tutto questo può aiutarci?

La mia risposta: Se, dopo diversi anni di studio della Kabbalah, tu arrivi alla correzione a favore dalla dazione (Lishma), tu sarai capace di aprire il Talmud e deliziarti in esso. Inizierai a comprendere tutte le leggi li descritte d’accordo alla loro essenza interiore, la scienza della Kabbalah. Afferrerai quello che quei grandi saggi del passato hanno scritto al riguardo.

Nel presente il loro linguaggio semplicemente ti confonde e ti nasconde il mondo della verità. Più tardi lo comprenderai tutto perché raggiungerai il grado nel quale i saggi scrissero i loro commentari. Sperimenterai gli stessi stati che li hanno ispirato a scriverli. Per te, questi testi non saranno diversi dagli articoli Kabbalistici.

Usando parole come “manzo”, “asino”, “mucca”, “pericolo”, “Tempio” la “Grande Assemblea” (Sinedrio) “campi” e “proprietà”, i saggi hanno espresso il processo di correzione dell’anima. L’intera Torah parla solamente della correzione dell’anima e la sua equivalenza con il Creatore, è tutti i nomi del Creatore.

Quando un commentatore discute con un altro, questo descrive l’eterno argomento tra la linea sinistra e destra, le misure di ricezione e dazione, e chiarisce come combinarle correttamente. Il Talmud spiega i processi spirituali dettagliatamente. Adesso sei molto confuso perché pensi che stia parlando di migliaia di opinioni diverse. Più tardi capirai che non si tratta di migliaia di punti di vista, ma uno sguardo allo stesso singolare fenomeno che può essere corretto da migliaia di angolazioni.

Questi non sono saggi discutendo tra di loro, ma le anime del sistema comune, spiegandoti come ogni qualità si relaziona con tutte le altre o, in altre parole, come ogni organo, un’anima individuale, è relazionata al lavoro dell’anima collettiva Adamo.

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