L’immagine olografica dell’anima

Il Creatore esige che le nostre anime si uniscano. La distanza tra noi ed il sentirci come estranei, costituiscono una corruzione totale. La correzione, d’altra parte, risiede nel percepire noi stessi come le parti di un corpo unico. Tuttavia, non è sufficiente percepirci come parti di un organismo che lavora unito.

Devo incorporarmi in tutti e loro devono incorporarsi in tutti gli altri e così all’infinito! È come un’immagine olografica, nella quale ogni elemento contiene tutte le altre in sé.

Non possiamo ancora immaginarla a livello sensoriale, perché siamo opposti a questa immagine. Dentro di noi, la frammentazione dei vasi ha dato come risultato la sensazione di essere separati l’uno dall’altro. Non possiamo neppure capire come sarebbe possibile incorporarci agli altri, che non esista un “io” che si unisce agli altri e diventi un tutt’uno.

Quando i nostri punti nel cuore si uniscono, questa realtà illusoria di corpi fisici svanisce; restano solo i nostri desideri. Quanto più appropriatamente ognuno di noi cerca di immaginare la nostra unione, tanto più vicini saremo alla vera immagine della realtà che è l’unica ad esistere. Dobbiamo solo avvicinarci e rivelarla. In questo modo saniamo gradualmente tutte queste illusioni materiali che ci avvolgono.

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