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Lezione introduttiva: “Kabbalah oggi” – 29.06.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “Kabbalah oggi”
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L’immagine olografica dell’anima

Il Creatore esige che le nostre anime si uniscano. La distanza tra noi ed il sentirci come estranei, costituiscono una corruzione totale. La correzione, d’altra parte, risiede nel percepire noi stessi come le parti di un corpo unico. Tuttavia, non è sufficiente percepirci come parti di un organismo che lavora unito.

Devo incorporarmi in tutti e loro devono incorporarsi in tutti gli altri e così all’infinito! È come un’immagine olografica, nella quale ogni elemento contiene tutte le altre in sé.

Non possiamo ancora immaginarla a livello sensoriale, perché siamo opposti a questa immagine. Dentro di noi, la frammentazione dei vasi ha dato come risultato la sensazione di essere separati l’uno dall’altro. Non possiamo neppure capire come sarebbe possibile incorporarci agli altri, che non esista un “io” che si unisce agli altri e diventi un tutt’uno.

Quando i nostri punti nel cuore si uniscono, questa realtà illusoria di corpi fisici svanisce; restano solo i nostri desideri. Quanto più appropriatamente ognuno di noi cerca di immaginare la nostra unione, tanto più vicini saremo alla vera immagine della realtà che è l’unica ad esistere. Dobbiamo solo avvicinarci e rivelarla. In questo modo saniamo gradualmente tutte queste illusioni materiali che ci avvolgono.

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Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.06.2010

Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art. 14
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayetze”(E Giacobbe uscì), Punto 184, Lezione 12
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Rav Yehuda Ashlag: Prefazione al commentario del Sulam, Punto 87 , Lezione 26
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Introduzione al libro: L’ Albero della Vita, Punto 3, Lezione 4
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La soluzione della crisi: Riconoscere che noi siamo uno

Nelle notizie: (da The Guardian): I scienziati hanno imparato che la selezione sessuale di un partner dipende non dalla persona ma dalle preferenze delle specie in generale. “Le persone sono solitamente attratte da partner con lo stesso tipo di tratti somatici, ma dopo una corta ma estenuante esperienza, le preferenze degli uomini sono cambiate per includere una più vasta varietà di donne, lo studio ha trovato…..Lass Hennemann suppone che lo stress possa incrementare la tendenza maschile di “accoppiarsi” o riprodursi con donne più dissimili geneticamente, con il potenziale beneficio che qualsiasi bambino nato da queste relazioni sarà preparato molto meglio per affrontare un medio ambiente stressante.

Il mio commentario: Noi vediamo che le nostre azioni sono non dalla nostra coscienziosità individuale ma dalla coscienziosità della specie. Questa coscienziosità biologica ci da dei comandi diretti a vantaggio dell’intero organismo. In altre parole, il mondo è strutturato in modo che a livello biologico noi obbediamo le leggi del Governo Superiore come potrebbe fare un robot. Tuttavia, non abbiamo lo stesso tipo di programma per quanto riguarda i collegamenti sociali, per cui adoperiamo dei programmi egoistici piuttosto primitivi del nostro corpo fisico nelle interazioni con altre persone.

Comunque, questi programmi non sono diretti verso la sopravvivenza delle specie come un insieme, o perfino per noi come persone. Sono diretti unicamente verso la sopravvivenza del nostro corpo biologico e per incrementare il comfort a livello fisiologico. Quando prendiamo lo stesso meccanismo biologico che protegge il nostro corpo, e lo applichiamo in interazioni con altre persone, allora questo sistema di protezione ci previene da avvicinare gli altri.

Alla fine del XX secolo, l’uso di questo meccanismo biologico di protezione verso l’interazione sociale si è evoluto in un problema egoistico per tutta l’umanità. Il motivo è che noi (la specie umana) ci stiamo avvicinando a un livello di auto-organizzazione verso il quale ci stiamo movendo nel XXI secolo. Per cui, se non superiamo queste forze di repulsione tra di noi in modo coscienzioso, la transizione arriverà in modo drammatico.