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Lezione quotidiana di Kabbalah del 27.06.2010

Dagli Scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, Art. 15 , Lezione 2
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayetze”(E Giacobbe uscì), Punto 143, Lezione 10
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Rav Yehuda Ashlag: Prefazione al Commentario del Sulam, Punto 76 , Lezione 24
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Introduzione al libro: L’ Albero della Vita, Punto 3, Lezione 2
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Lezione serale di Kabbalah del 27.06.2010

Lezione virtuale: Introduzione allo studio dello Zohar, Preparazione
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Lezione virtuale: Introduzione allo studio dello Zohar
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Lo Zohar: su Adam HaRishon e Abramo

Lo Zohar, Maggior correzioni

Adamo fu la prima persona a rivelare l’ordine delle azioni che conducono al successo spirituale. Egli trasmise questa saggezza ai suoi discepoli “di bocca in bocca”; ed ognuno può aggiungere i suoi amici (Baal HaSulam, “L’insegnamento della Kabbalah e la Sua Essenza”).

Uno: il Creatore è Uno, tutta la realtà è inclusa in Lui in tutti i tempi; tutto scaturisce da Lui, Egli è perfetto a prescindere dall’apparente imperfezione della creazione. I Kabbalisti chiamano questa indagine “Uno”.

Abramo stabilì le basi di questa indagine nel suo Libro della Creazione, egli giunse alla conclusione che non ci sono due differenti autorità del bene e del male, ma piuttosto tutto è governato solo dal bene (Baal HaSulam, “Il Carattere della Kabbalah”).

Il Libro dello Zohar, Prefazione (abbreviata)

1.Abramo è la radice della misericordia nelle anime. Ecco perché ha corretto l’anima comune (Shechinà) e l’ha resa idonea al riempimento della Luce della Misericordia.

Ma se la Luce della Misericordia (Hassadim) fosse stata nelle anime dei discepoli di Abramo (“la gente di Israele”, il gruppo che creò), essi non avrebbero potuto esercitare il loro desiderio di ricevere piacere. Ecco perché la Luce della Misericordia non portò a compimento il Pensiero della Creazione. Questo perché l’idea più importante dietro il Pensiero della Creazione è di soddisfare le creature specificamente ricevendo il riempimento da Lui.

2. Questa è la ragione per la quale Abramo (la proprietà della dazione) diede vita ad Isacco (la proprietà della ricezione). Come risultato della correzione di Abramo, Isacco scoprì l’esistenza di un’anima comune che era in uno stato di completa perfezione, riempita di Luce di Misericordia. Allora egli sentì il suo desiderio di ricevere l’intera perfezione che era stata predeterminata dal Pensiero della Creazione.

In altre parole, Isacco risvegliò in lui il desiderio di ricevere dal Creatore con l’intento di dare, il che significa che il desiderio di ricevere emerge solo a causa del desiderio di Colui che da; se Colui che da non lo avesse desiderato, l’anima non avrebbe posseduto neppure il più piccolo desiderio di ricevere niente da Lui.

Questo tipo di ricezione con lo scopo di dare è considerato dazione, poiché è una qualità che non è supportata dall’egoismo. Esso ha completamente corretto il desiderio generale (Shechinà) per ricevere la totalità dell’abbondanza che era stata programmata al tempo della creazione.

3.Tuttavia, poiché il mondo non era pronto per la completa correzione, il malvagio Esau apparve e corruppe il processo della correzione.

Esau non seguitò “a ricevere unicamente con lo scopo di dare” come per la correzione di Isacco; egli peccò, ricevendo “per il proprio beneficio”. Anche quando egli riuscì a capire che Colui che da non voleva che lui ricevesse, egli continuò a ricevere piacere per il suo beneficio ed ecco perché le Klipot “si legarono” a lui.

Poiché Giacobbe era conscio del “difetto” di Esau, egli corresse l’anima nella proprietà della trepidazione. Ecco perché si dice: “la sua mano che afferra il calcagno di Esau”. Come risultato, le correzioni di Abramo ed Isacco furono unite e non furono commesse trasgressioni.

4. Ma questa correzione non fu finale poiché essa risultò dalla paura del peccato che proviene dal “Calcagno di Esau”. Quando la completa correzione ha luogo, la paura del “Calcagno di Esau” viene annullata e la trepidazione appare dalla grandezza del Creatore. La paura di Giacobbe serve a correggere tutte le generazioni del popolo di Israele finché non viene raggiunta la correzione completa.

5.Tutti devono attraversare la correzione e facendo ciò, percepiscono l’anima creata dal Creatore. Questo significa ottenere le “qualità degli avi”.
Solo dopo l’acquisizione di simili proprietà, la correzione dell’anima comincia; si eleva dallo stesso dallo stesso posto che Giacobbe lasciò per noi, cioè elevando la trepidazione ad un grado in cui essa dipende unicamente dalla grandezza del Creatore. Successivamente, la Luce Superiore viene attratta attraverso questa elevata proprietà della trepidazione per guidarci verso la completa correzione.

6. La ragione di tutte le afflizioni che emergono in questo mondo è esclusivamente di correggere il desiderio di ricevere nelle anime, in maniera tale che esse siano pronte a ricevere tutta l’abbondanza inclusa nel Pensiero della Creazione.

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