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Lezione quotidiana di Kabbalah del 25.06.2010

Dal libro di Shamati: Art. 99, “ Egli non disse maligno o giusto”
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah: Pag.596, Punto 61, Lez.27
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Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayetze”(E Giacobbe uscì), Punto 132, Lez.9
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I filtri “appannati” che oscurano la nostra visione della realtà

Esistiamo in un sistema che si chiama creazione unica, Anima o Adamo. Questo sistema è stato creato dal Creatore. Siamo connessi al suo interno attraverso legami permanenti come gli organi di un corpo. La nostra connessione mutua è piena della vita di questo sistema: la Luce. Questo sistema si chiama il Mondo dell’Infinito, poiché tutto in esso è illimitato e perfetto.

Nel Mondo dell’Infinito, tutte le sue parti sono unite dall’amore e piene di Luce Infinita; però, il Creatore, copre questo mondo infinito con dei filtri restrittivi, uno dietro l’altro, appannandolo tutto. È come realizzare una magnifica pittura e dopo ricoprirla con una pellicola di plastica che appanna la visione del quadro. Dopo, sotto i 125 strati di plastica addizionali e successivi, la pittura originale si vede ancora più appannata. Questi sono i 125 livelli che riducono gli attributi della dazione e dell’amore che ci connettono nel sistema del Mondo dell’Infinito.

Ci troviamo nel livello esterno e non percepiamo assolutamente gli altri livelli. Per questo, all’interno del nostro livello, il sistema della connessione è completamente distrutto. Invece di sentire l’amore che ci unisce nel Mondo dell’Infinito, ci odiamo, non percepiamo la nostra connessione reciproca e siamo separati, divisi e frammentati. Da questo stato così basso, il Creatore desidera farci ritornare al primo livello, che è illuminato e pieno di benessere, affinché, attraverso questi livelli, filtri e mondi (“mondo” in ebraico è “Olam” che significa occultamento) ritorneremo all’Infinito.

Per tanto, il Creatore ci chiama e ci risveglia. Precedentemente, Egli ci sviluppava attraverso il nostro egoismo, affinché potessimo capire e sentire di più e condurre meglio le nostre vite; però, arrivando ad una certa maturità, il Creatore comincia a farci progredire qualitativamente. Non è più sufficiente evolverci aumentando il nostro egoismo. Adesso, dobbiamo diventare equivalenti al Creatore nei nostri attributi, per ricevere un tipo equivalente di forma e desiderio e non solo coltivarlo come abbiamo fatto nel corso della storia. È per questo che il nostro stato attuale di sviluppo è così particolare.

Nel realizzare uno sforzo per allinearci con il livello più interno, connettendoci fortemente tra noi, attraiamo la Luce del Creatore che ci illumina a distanza, come la Luce Circondante (Ohr Makif). Ci correggiamo affinché l’amore e la dazione regnino tra noi.

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Come funziona il meccanismo della correzione

Domanda: Come posso passare il mio punto nel cuore attraverso il gruppo, il quale funziona come un amplificatore spirituale?

Risposta: Usiamo mezzi esterni: i libri, il gruppo,il maestro, il nostro sistema di educazione e le connessioni che abbiamo in tutto il mondo. I kabbalisti determinarono queste condizioni per noi.

Se utilizziamo questi mezzi, costruendo per noi delle tracce esterne, ed includiamo il nostro desiderio verso la spiritualità in questo sistema, allora il desiderio comincia a crescere.

All’inizio ho solo il mio punto nel cuore. Questo punto lo do ai miei amici, ricevendo da loro tutti i loro punti! Però, di fatto, il sistema di connessione tra noi, tra le nostre anime, già esiste!

Tutto è stato preparato in anticipo durante la discesa dai mondi dall’alto verso il basso. Questa struttura è stata disposta per la nostra ascesa dal nostro mondo al Mondo dell’Infinito.

Ho bisogno solo di capire come incorporarmi in questo sistema: annullare me stesso, vedere gli altri come già corretti e desiderare, attraverso loro, di ricevere la Luce della Correzione.

Allora, riceverò dagli altri i loro desideri per la dazione, che aumenteranno a loro volta il mio desiderio. Dal principio io avevo un piccolo punto nel cuore, però non sapevo dove era diretto;

però io mi sforzavo nel gruppo e volevo entrare in esso, con questo io facevo già un’azione di dazione! Come risposta, ho ricevuto dagli altri una vera forza, un vero desiderio di dare!

All’improvviso vedi che realmente desideri ed apprezzi questo. Allora, ti arriva la seguente paura: “raggiungerò la dazione al Creatore, o finirò col non poterlo fare in questa vita?”

Per ora sono pensieri egoisti, però vertono su come si può ottenere la dazione! Questo si chiama “Lo Lishmà”: (a) cercare di dare e (b) pensare al beneficio.

Risulta che attraverso il gruppo, ricevi una direzione più interna, una direzione verso il Creatore.

Quando aspiri a Lui, allora ti avvicini alla fede, cominci ad attrarre su di te altra Luce Circondante.

Non è che la Luce cambi, tu sei cambiato! Per questo, la Luce ti influenza in un’altra maniera. Adesso la Luce può darti la qualità della dazione.

Quando ottieni la qualità della dazione, allora cominci ad ascendere al di sopra del tuo egoismo …

Questo è quanto volevi ottenere dal principio, però la Luce ha organizzato tutto in maniera tale che adesso puoi farlo non attraverso la forza, ma secondo il tuo desiderio.

All’improvviso, senti in che maniera ti riempie la qualità della fede, cioè la qualità della dazione; perché la fede è la dazione, Binà.

Essa ti libera dal tuo ego! Non è che ti separi dall’egoismo, ma ti da la forza per ascenderne al di sopra.

Questo è già al di sopra del Machsom.

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