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Il primo incontro con la Luce

Domanda: Ci può descrivere la sua prima esperienza spirituale, il suo primo incontro con la Luce Superiore? Cosa si sente?

Risposta: La prima esperienza spirituale è unica per tutti. In generale, tutti attraversano gli stessi stati.

Quando una persona ha il suo primo incontro con la Luce, sente che tutto questo mondo è pieno di amore, con una forza calorosa ed illimitata. È una sensazione buona e calda; ed è così tutto il mondo.

L’uomo vive, vede gli altri e tutto il mondo e con questo sente che l’aria è diventata più densa, calda e dolce. Egli sente verso se stesso un’attitudine soave e dolce.

Questa è la prima sensazione spirituale che arriva all’uomo; ma lui, in generale, la dimentica.

Per questo succede in ogni modo, per dare all’uomo una testimonianza ed un appoggio e creare in lui alcuni nuovi vasi di percezione (Kelim) affinché avanzi.

Dopo questa prima esperienza spirituale – data dall’alto – l’uomo deve fare molti sforzi per raggiungere da solo le stesse sensazioni e dopo, farle diventare miliardi di volte più forti;

ma in questo caso, egli già dominerà queste sensazioni, le capirà e lavorerà con esse.

Tutte queste impressioni, inclusa la prima e le successive, vengono sentite dall’uomo all’interno del suo crescente punto nel cuore e dentro il suo vaso spirituale di percezione (Kli) e non nei limiti di fenomeni fisiologici e psicologici.

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La chiave dalla Sacra Porta verso me stesso

Abbiamo bisogno di capire che classe di potere si cela dietro il Libro dello Zohar. È uno strumento o un mezzo di salvezza che ci è stato dato – l’unico strumento capace di creare una rivoluzione spirituale e materiale nel mondo. Se capiamo la sua importanza, allora con il suo aiuto saremo capaci di cambiare noi stessi e la realtà. Saremo capaci di influenzare il nostro destino, sia come individui che come tutti insieme.

Tutto questo è nelle nostre mani. Questo libro è una chiave data all’umanità per aprire un sistema di forze che la governano. Dobbiamo solo imparare ad usare questa chiave per aprire la porta sacra – il cancello verso il sistema spirituale. Allora la chiave l’aprirà per noi!

Ogni parola del Libro dello Zohar dovrebbe essere capita come esistente all’interno di ognuno di noi. Il testo parla unicamente del nostro mondo interiore. Quando io leggo la frase “Andiamo dal Faraone”, io devo immaginare che il Creatore, Mosé ed io siamo tutti insieme dentro di me. Io ho bisogno di sentire quello che significa “andare di la” – quale desiderio o qualità io sto avvicinando, che viene chiamato “il faraone” o “inclinazione al male”. E la forza che mi aiuterà a farlo è chiamata il Creatore.

Io sono capace di andare direttamente verso il faraone perché io vedo quanto sia potente e come mi governi. E solamente aderendo al Creatore (alla linea destra, dazione, la Torà, la Luce Superiore) che io mi posso avvicinare di più alla linea sinistra (male, egoismo) dentro di me. Ed invece di distruggerlo io posso liberarmi del suo potere e innalzarmi al di sopra di esso.

Allora io convertirò la forza cattiva in forza positiva ed il bene mi governerà al posto del male. Tutto ciò è possibile solamente studiando Il Libro dello Zohar . Ogni parola nel libro rappresenta una mia qualità, una forza, la relazione tra di loro ed i processi che io sto attraversando.

Devo immaginare tutto questo come parti della mia anima; sto studiando la mia anatomia interiore spirituale. Gli sforzi che io faccio faranno avvicinare la Luce Superiore che Riforma e mi porta verso la Benevolenza.

Perciò, con queste aspirazioni nel nella mente e nel cuore, leggiamo Il Libro dello Zohar.