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Lezione serale di Kabbalah del 15.06.2010

Conferenza dal Centro Studi “Kabbalah per la Nazione”, Art. “La Pace”, Nr. 1
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Come evitare la sofferenza

Siccome noi analizziamo i nostri desideri, abbiamo bisogno di penetrarli in profondità per capire che, insieme alla loro intenzione egoistica, provengono dal Creatore. Abbiamo bisogno di raggiungere la massima profondità dell’identificazione del desiderio e dalla sua radice per arrivare dove questo desiderio proviene.

Quando riveliamo che il desiderio in sé e la sua intenzione egoistica ci vengono mandati dal Creatore, capiremo che non c’è scelta. Non abbiamo nessun altro a cui rivolgere una richiesta per correggerlo, eccetto il Creatore. In altro modo, una persona non ha bisogno della Torah poiché non grida il suo appello al Creatore. Non percepisce ancora se stessa come una creatura governata dalla Forza Superiore alla quale può appellarsi.

La nostra origine egoistica è lo stesso angelo che ci porta più vicini al Creatore. Noi riceviamo dei colpi e di conseguenza, capiamo che essi hanno uno scopo e che ci vengono mandati da qualcuno più in alto di noi. Possiamo raggiungere questa conclusione attraverso la sofferenza e possiamo anche raggiungerla attraverso gli studi, l’ambiente e lo sviluppo spirituale.

“Un saggio vede il futuro”; egli vede il risveglio di uno stato prima che venga raggiunto ed ha l’abilità di cambiarlo. La sofferenza fisica di questo mondo diventa la sofferenza dell’amore quando attiro un piccolo pezzo di Luce Superiore e sento il mio stato in relazione ad esso. Allora comincio a soffrire dal fatto che non ho amore per il prossimo o amore per il Creatore. In questo risiede il punto della nostra libera scelta.

È essenziale arrivare alla radice della sofferenza e capire che ci viene mandata di proposito dall’Alto. Se capiamo che non c’è scelta e cominciamo a gridare al Creatore, significa che abbiamo raggiunto la più grande profondità. Tuttavia, se attribuiamo ancora la nostra sofferenza a diverse ragioni di questo mondo e a noi stessi, non abbiamo raggiunto il fondo autentico.

Io scavo sempre più in profondità nella sofferenza dai suoi gradi Aleph, Bet e Ghimel (inanimato, vegetale ed animato) e penso che sto ricevendo un colpo dalla natura. Tuttavia, quando raggiungo la sua ultima tappa, Behina Dalet, rivelo che la sua fonte è al di sopra della natura, che è nel Creatore ed è come se il Creatore puntasse un dito. Allora, io grido a Lui.

È possibile accelerare questo processo? Si, è possibile. Per questa ragione ci è stata data la Torah, per avanzare lungo una via veloce e semplice in accordo al nostro volere, piuttosto che attraverso la via della sofferenza. Posso organizzare un gruppo intorno a me ed attirare la Luce dall’Alto attraverso gli studi (per esempio, studiando lo Zohar) e raggiungere velocemente lo stesso risultato. Questa viene chiamata la via della Torah. La differenza tra le due vie consiste in migliaia di anni di sofferenza.

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Come può il mondo intero diventare una sola famiglia?

world1Ho ricevuto una domanda: Ultimamente lei ha detto che una società corretta è come una famiglia, all’interno della quale, i guadagni che ottengono le diverse corporazioni ed industrie sarebbero utilizzati per il beneficio di tutto il paese e del mondo intero. Che effetto avrebbe questo sulle nostre vite? Tutto il paese lavorerebbe per beneficiare tutto il mondo?

La mia risposta: Ancora non stiamo parlando di questo tipo di connessione tra paesi. Tuttavia, Baal HaSulam scrive che questo modello potrebbe costituirsi in un paese. Tutte le corporazioni di questo paese e tutte le persone che vi abiterebbero, lavorerebbero in conformità al principio della fraternità, senza aspirare ad un guadagno. In altre parole, la gente lavorerebbe e contribuirebbe con i suoi guadagni al tesoro pubblico del paese ed i saggi, che dirigerebbero il paese, determinerebbero come distribuire l’eccedente nella migliore maniera possibile.
La legge è molto semplice: ogni persona riceve esattamente quello di cui necessita per avere una vita normale. E non importa se stiamo parlando di una sola persona o di un’importante impresa.
Nell’articolo, “La generazione del futuro”, Baal HaSulam scrive che dovremmo, in primo luogo, creare una piccola organizzazione, la cui maggioranza sarebbe costituita da enti altruisti. Questa organizzazione includerebbe ogni forma di governo, alla quale si andrebbe annettendo gradualmente il mondo intero. Questa organizzazione sarebbe il punto centrale del mondo, circondata dalle nazioni e dai governi ed ognuno avrebbe un programma ed una leadership.
Se lei ha problemi a visualizzare ciò, allora pensi a tutta l’umanità come ad una famiglia. Questo è quanto la natura esige da noi. Il nostro compito è di organizzarci in questo modo il più presto possibile e spiegare a tutti che è per il nostro bene. A questo ambisce la divulgazione della Kabbalah in tutto il mondo.

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