Tutta la genialità sta nella semplicità

Tutto proviene da HaVaYaH (Yod-Kei-Vav-Kei), da un unico sistema generale. Tutto ha la sua origine dalla radice, dal punto della lettera Yod.

Questo è Keter, “esistenza a partire dall’esistenza” (Yesh mi Yesh). Li c’è la Luce ed il desiderio (Kli), “esistenza dall’assenza” (Yesh mi Ain). Ambedue si espandono insieme.

La Luce influisce sul desiderio, ed esso riceve diverse forme. Vale a dire, il desiderio di ricevere piacere cambia tutto il tempo le sue qualità, a somiglianza con la Luce.

Lo Zohar spiega come tutte le qualità provengano dalla Luce che ha creato il desiderio di ricevere piacere, “esistenza dall’assenza”, e come la Luce agisce su questo.

L’influenza della Luce sul desiderio è realmente una sinfonia di sviluppo. L’assenza del riempimento cambia sotto l’influenza della Luce, ricevendo diverse forme e qualità, includendo in sé le qualità della Luce. Le sue forme anteriori influiscono sugli stati successivi, attraverso diversi gradini.

Lo Zohar ci spiega come solo da queste due forze – il desiderio di dare ed il desiderio di ricevere piacere – provenga tutta la diversità della creazione. Tutto questo è direttamente connesso con noi, poiché nel nostro mondo non c’è niente al di fuori di queste due forze: bianco e nero, uno e zero, male e bene.

Non importa di quali livelli parliamo: tutto l’universo, tutte le nostre impressioni, tutte le immagini che sentiamo, le situazioni della percezione della realtà. Tutto consiste di queste due forze!

I kabbalisti hanno saputo spiegare queste due forze in un modo meraviglioso, in forma di lettere. In seguito – quando le guardiamo – si rianimano e si riempiono dello spirito della vita.

Cominciamo a distinguere dentro la lettera –come queste qualità – il Creatore e la creazione- sono connesse tra loro, come si intrecciano e si fondono l’una nell’altra. In quale direzione, in che modo, come si uniscono e come no, che limiti hanno.

Non abbiamo parole per esprimere queste relazioni; ma una lettera, un simbolo ti da un modello. Allora, percependo questo modello, incorpori in te stesso tutto un insieme di sensazioni, relazioni e tutto quello che esiste dentro la lettera.

Nella lettera esiste tutto. Sembra solo che abbia una forma semplice, però questa semplicità include in sé migliaia di forme anteriori, che riceve durante la sua discesa dall’alto verso il basso.

Nella Kabbalah tutto proviene dalla necessità, dalla natura stessa, dalla struttura dell’essere umano e dalla sua percezione. I kabbalisti videro che non esiste altra possibilità di esprimere la connessione tra il Creatore e la creazione, se non con l’aiuto di questi simboli, queste lettere.

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