Lo scopo della società – 2

Nell’articolo “Lo scopo della Società”, Rabash scrive che l’uomo è nato solo per amare se stesso e da ciò egli non può compiere il più piccolo movimento senza servire se stesso. Tuttavia, senza rinunciare all’amore egoistico che è in noi, è impossibile raggiungere l’adesione con il Creatore, l’equivalenza dei suoi attributi.

Quindi il gruppo è necessario affinché i desideri e le forze di ognuno si aggiungano a quelle di un altro. In tal caso, ognuno può usare questa immensa forza comune per rinunciare al desiderio egoistico che lo trattiene dall’adempiere lo scopo per il quale è nato. Questo gruppo deve consistere di persone che hanno uno scopo comune. Allora, insieme, essi costituiranno una enorme forza che renderà capace ciascuno di loro di lottare con se stesso.

Per ricevere il potere collettivo dal gruppo, ognuno deve contribuire ad esso con la sua forza, rinunciare a se stesso e vedere solo la forza dei suoi amici invece della loro debolezza. Se considera se stesso come un po’ più elevato degli altri, egli non può unirsi a loro, non può portare la sua forza e ricevere quella collettiva.

Schema

1. Natura umana – amore per se stessi.
2. Lo scopo della creazione – adesione al Creatore attraverso l’equivalenza degli attributi con Lui.
3. È impossibile realizzare lo scopo della creazione da soli, ma solo all’interno del gruppo ed attraverso il suo potere.
4. Nel gruppo, tutti devono essere uguali nello scopo, nei mezzi e nel proprio annullamento. L’annullamento è possibile solo innalzando gli amici.
5. La grandezza dell’ambiente è richiesta in parole ed azioni.

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Video: La legge dell’equivalenza della forma (04:08)

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