L’unione tra la Kabbalah e la fisica quantistica

Nelle news(di www.scirp.org): Il seguente articolo, pubblicato dal Giornale della Fisica Moderna e scritto in collaborazione con il Professor I. Orion, un fisico quantistico, è un risultato della mia collaborazione con scienziati di diversi campi. Le idee della Kabbalah stanno gradualmente diventando chiare agli scienziati.

L’esperimento della Doppia Separazione e la Dualità Particella-Onda: Favorevole ad una Nuova Interpretazione Quantistica
Itzhak Orion, Michael Laitman
Astratto | Reference Pagina Intera: PDF (Taglia:37K), pp.90–92
PAROLE CHIAVI
Particle-Wave Duality; Interference; Quantum Theory; Electrons Diffraction
ASTRATTO
L’esperimento della doppia separazione dimostra il problema della fisica quantistica della dualità particella-onda. Nell’ultimo decennio sono state presentate molte interpretazioni al problema della percezione della teoria quantistica. Nella maggior parte dei casi c’è stato un uso di termini poco chiari o di processi oscuri in queste interpretazioni, come la separazione delle particelle. In questo giornale proponiamo un nuovo concetto per spiegare l’esperimento, basato su due postulati: L’Equivalenza della Forma (EoF) e la connessione delle particelle ad altre particelle, funzionanti effettivamente come un gruppo. Queste due condizioni sono necessarie per mantenere la qualità dell’onda nelle relazioni collettive, e quindi non può esistere una singola particella. De Broglie introdusse la relazione matematica della particella con l’onda; tuttavia, egli non specificò le condizioni per questa. L’interpretazione proposta è un nuovo modo di vedere le particelle come un gruppo unito, il Kevutsa, che ha un livello di ordine più elevato della materia. Una serie di particelle identiche mantiene qualità addizionali per mostrare un moto grande, unito e correlato che noi osserviamo come trasporto di onde attraverso i sistemi.

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Un commento

  1. Buongiorno e complimenti x lei e tutti coloro che si sforzano di spiegare le cose anche agli ignoranti come il sottoscritto.
    Ho fatto x 25 anni il pilota militare e x 7 il collaudatore di volo. Sono da sempre appassionato di astronomia e fisica ma rimango un grande ignorante (dal senso del verbo ignorare).
    Mi pongo alcune domande alle quale ovviamente non so rispondere.
    Premesso che se il neutrino, anche se piccolo, avrebbe comunque una massa, ed anche un elettrone -enorme vicino a un neutrino- ha una massa (mi pare 1/1800-1/1900 di un protone circa) e, se non erro, la velocita della luce è un limite non superabile in quanto, se non dico eresie, lo stesso Einstein teorizza che il tempo relativo diventerebbe limite a zero e la massa relativa limite a infinito…
    La domanda è dunque questa: se un elettrone e anche un neutrino hanno una massa ma viaggiano alla velocita della luce…cosa succede? la loro massa non dovrebbe tendere a infinito? perche una particella singola non “riempie” l’universo quando viaggia alla velocita della luce?
    Se poi anche un fotone non ha massa pari a zero e per definizione un “fotone fermo” non puo esistere allora ci sono un numero incredibile di particelle che viaggiano alla velocita della luce…. ma non riesco a credere che il loro tempo sia limite a zero e la loro massa limite a infinito.
    Tendo personalmente invece a pensare che forse la velocita della luce non sia un limite assoluto ma un limite delle nostre osservazioni e della nostra attuale tecnologia?
    Sono totalmente fuori strada? In fondo dopo 200 milioni di anni dopo il Big Bang L’universo aveva gia un diametro di alcuni miliardi di anni luce quindi all’inizio l’espansione era superiore alla velocita della luce e anche di parecchio…se ho capito bene….
    In ultimo…il “collegamento” o “unione” NON-LOCALE che esiste tra elettroni di spin diverso ecc uniti istantaneamente anche a distanze di anni luce, potrebbe dimostrare dimensioni oggi a noi nascoste che uniscono la materia a prescindere della distanza?
    E sarebbe questa forse un’altra prova che la velocità della luce non è un limite assoluto?
    grazie infinite dell’attenzione e delle eventuali risposte che spero x e-mail
    complimenti ancora
    mark c.

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