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Lezione serale di Kabbalah del 09.06.2010

Rav Baruch Ashlag: Dagli scritti di Rabash, Shlavei ha Sulam, pagina 37, Art.15
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Immagini dalla Settimana del Libro in Israele

Immagini dalla Settimana del Libro in Israele, Giugno 2-12, 2010

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Ci siamo riuniti qui per diventare umani

Dall’articolo del Rabash, “Lo scopo della Società”: Ci siamo qui riuniti per mettere le fondamenta nell’edificazione di una Società, utile a chiunque sia interessato ad intraprendere il cammino ed il metodo di Baal HaSulam (il cabalista Rabbi Yehuda Ashlag), un cammino che porta ad innalzarsi ai gradi dell’Uomo, anziché rimanere nella distinzione di bestia.

Dobbiamo dedurre i principi fondamentali da questo articolo:

1. Cosa significa “riunirsi”?
2. Cosa è “il metodo di Baal HaSulam”?
3. 3. Cosa è “il livello umano”?
4. L’uomo è stato creato per provare piacere o paura del Creatore?
5. La condizione per raggiungere tutto questo è l’equivalenza della forma con il Creatore.
6. Il desiderio di provare piacere, di per sé non è cattivo. È la materia di tutta la creazione. L’inclinazione al male (Yetzer Ra) è la nostra riluttanza ad unirci e correggere la frammentazione dell’anima comune in parti, le nostre anime individuali.
7. Non dobbiamo distruggere il desiderio egoistico ma solo correggere la sua intenzione da “per me stesso” all’intenzione della dazione “per gli altri”. All’interno del nostro desiderio di ricevere, noi siamo sempre opposti al Creatore, ma all’interno dell’intenzione di dare, noi ci uniamo a Lui.
8. L’adesione con il Creatore ha luogo attraverso l’equivalenza della forma con Lui. Il modo per acquisire l’intenzione di dare è lavorando con il gruppo. Questo compito è fattibile e constatabile, ed il desiderio comune di dare che creiamo assieme è la nostra anima comune, che il Creatore riempie.
9. Ogni stato nel quale ci troviamo consiste di due stati opposti e nella maniera in cui avanziamo, il gap tra di loro aumenta. Da un lato, continuo a rivelare quanto sono insignificante ed allo stesso tempo, continuo a rivelare la grandezza dello scopo.

Devo unire tutto questo in un punto. In questo modo, sentirò la frammentazione tra le anime che forzerà la Luce Superiore a correggermi. Allora, la dazione regnerà tra me e le altre persone.

Questa è chiamata “La dazione della Torah, la Luce della Correzione”. Dopo questo, Colui che da la Torah viene rivelato anche all’interno della nostra attitudine corretta verso il nostro prossimo, all’interno del vaso spirituale comune (Kli).

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Lezione quotidiana di Kabbalah del 09.06.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayigash”(Allora Giuda si avvicinò), punto 106, lezione 5
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Rav Yehuda Ashlag: Prefazione al Commentario del Sulam, punto 54, lezione 18
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Rav Yehuda Ashlag: Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, punto 44, lezione 14
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Rav Baruch Ashlag: Dagli scritti di Rabash – Shlavei ha Sulam, Art.15- pagina 37
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Perché gli angeli hanno bisogno di ali?

Lo Zohar, capitolo Vaikra, punto 135: i sette firmamenti si trovano in alto, ed in ognuno di essi ci sono stelle, segni e soli che servono in tutti ed ognuno dei firmamenti.

In tutti i firmamenti, ci sono Merkavot (plurale di Merkava, carrozza), una al di sopra dell’altra, per assumere il carico del regno del loro Padrone.

E in tutti i firmamenti ci sono Merkavot e soli che sono diversi l’uno dall’altro, trovandosi uno al di sopra dell’altro. Alcuni hanno sei ali ed altri hanno quattro ali; alcuni hanno quattro facce ed alcuni hanno due facce ed alcuni hanno una faccia; alcuni sono fuoco ardente, alcuni sono acqua, e alcuni sono vento, così com’è scritto, “Lui prende per messaggeri i venti, e le fiamme del fuoco per Suoi Ministri”.

Gli “Angeli” sono chiamati le forze dei livelli inanimato, vegetale ed animale relative all’uomo . In questo mondo, l’uomo esiste all’interno della Natura – inanimata, vegetale ed animale – la quale, gli fornisce l’ambiente necessario.

Lo stesso succede nel mondo spirituale tra le forze della nostra anima. Oltre al livello umano, esistono diverse forze nel livello spirituale: inanimato, vegetale ed animale, e queste forze si chiamano “angeli”.

Con l’aiuto di queste forze stabilisco la mia attitudine verso il Creatore, desiderando dirigermi a Lui e trovare la connessione con Lui. La mia anima esiste per opera di queste forze, questo è il suo ambiente. In questo modo avanzo.

Gli angeli sono le forze dell’anima dell’uomo. Lui le organizza come in questo mondo, affinché possano esistere nella sua anima. Lui dirige tutte queste forze verso il Creatore ed entra in contatto con Lui.

Queste forze non hanno né libero arbitrio, né una propria realtà. Esse sono come le forze della nostra natura: la forza di gravità, l’azione reciproca tra molecole ed atomi, tra oggetti grandi e piccoli. Tutti questi sono angeli.

Non immaginate angeli con ali che volano in aria! Le ali, di cui parla lo Zohar, sono le coperte, gli schermi che questi angeli portano all’uomo. Con l’aiuto di queste forze, l’uomo raggiunge la propria realizzazione. Allora, ha la forza dello schermo. Questo è ciò che significa un “angelo con le ali”.

La nostra attitudine verso di loro deve essere uguale a quella della natura di questo mondo. Eccetto le persone, le altre forze che ci sono nel mondo sono angeli. In realtà, voglio sempre organizzarle per sentirmi comodo. Lo stesso avviene nella spiritualità.