La vergogna è un’elevata sensazione

Una domanda che ho ricevuto: Come possiamo arrivare a sentire la vergogna e fare una restrizione sul nostro ego?

La mia risposta: La vergogna è una sensazione molto elevata, che non arriva all’inizio del nostro cammino. Questa vergogna la proviamo rispetto al Creatore, il Datore; proprio perché Lui è il Datore ed io sono il ricevente.

Nel nostro mondo restringiamo sempre la nostra ricezione per evitare di provare vergogna. Dobbiamo giustificare la ricezione: siamo preoccupati di preservare il sentimento di dignità personale siccome il nostro “Io” è anche più importante della vita in sé. Infatti, siamo pronti a morire se facendo ciò allontaniamo l’umiliazione. Questo è il fondamento della nostra natura. Le persone sono desiderose di affrontare la morte per sostenere il loro “Io”, la loro autostima.

La vergogna si ha quando sento il mio “Io” annullarsi e scomparire. Se perdo il mio desiderio ed il riempimento, non sento che cesso di esistere. Una persona muore e non sente che scompare completamente dalla realtà. Sente soltanto di perdere qualche parte di se stessa come se si stesse disfacendo di qualcosa del suo passato.

Tuttavia, quando mi arriva la sensazione della vergogna, essa cancella la mia esistenza spirituale. È un tipo di sentimento interno come se non restasse niente di me. È al di sopra della nostra vita e della morte, tanto è profondo; ed è impossibile opporsi. L’uomo commette suicidio per salvare il punto del suo “Io”. Il corpo è semplicemente un animale e non siamo particolarmente spaventati dal perderlo. Vediamo in che modo la gente rischia la propria vita.

Il Creatore fa continuamente un gioco con noi offendendo coerentemente e metodicamente il punto del nostro “Io”, e noi veniamo lasciati senza una scelta ma a prendere provvedimenti in modo da preservare la nostra individualità. Il sentimento che devo elevare in alto questa vita, oltre la morte, mi aiuta ad acquisire una seconda natura. Sono preparato ad accettarlo. Mi viene detto di dare ed io sono desideroso di farlo. Ho bisogno di perdere me stesso oggi? Sicuro, sono pronto! Purché il punto del mio “Io” sia preservato.

Questa sensazione può essere solo garantita dalla Luce che Riforma. La Luce ci colpisce e risveglia in noi questo punto che si estende alla nostra vera anima, il punto iniziale chiamato “Esh Mi Ayin” (creato dal nulla – esistenza dall’assenza). Questo non è il materiale del desiderio di provare piacere, ma qualcosa di ancora più profondo.

Il solo modo di acquisirlo è attraverso lo studio della Kabbalah in un gruppo di kabbalisti. Nel gruppo noi cerchiamo di costruire un modello di unità spirituale simile a quello che esiste nel Mondo dell’Infinito. Studiando nelle condizioni di questa unità, noi attiriamo la Luce che ci eleva in questo vero stato. Non ci sono altri mezzi al di fuori del gruppo e dello studio nel gruppo.

La vergogna è una terribile sensazione, ma è proprio la vergogna che ci porta la salvezza.

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