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Parashat settimanale del 04.06.2010

Libro dello Zohar, “Selach Lecha
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“Occhio per occhio, dente per dente”

Una domanda che ho ricevuto: C’è un detto della Torah che è diventato molto popolare nel mondo intero: “Vita per vita, occhio per occhio, dente per dente”. Cosa significa da un punto di vista kabbalistico?

La mia risposta: Dove c’è stata una frammentazione, adesso c’è bisogno di una correzione allo stesso grado, sullo stesso livello e nella stessa forma. Dove il desiderio è stato corrotto, adesso lo dobbiamo correggere, renderlo idoneo all’uso. Abbiamo bisogno di comprendere correttamente dove ha avuto luogo la frammentazione e correggerla nello stesso esatto luogo. Perché? Facendo ciò, studiamo quello che il Creatore ha fatto, l’intelligenza del Suo piano, e come Egli mi faccia inciampare in ogni stato in maniera tale che io domandi il Suo aiuto ed impari dal Suo lavoro.

Tutto il lavoro della correzione è chiamato il lavoro del Creatore perché riconosco la corruzione, Lo prendo per mano, Lo porto in quel luogo e Gli chiedo di correggerlo. Immagino anzitempo come deve essere corretto questo stato. Una volta che lo ha corretto, Lo completo e per questo Lui ed io camminiamo assieme. In questo modo, siamo connessi al Creatore.

Se fossi capace di fare questa connessione da solo, non avrei una connessione con la Forza Superiore. Se il Creatore fosse capace di farlo senza di me, allora chi sarei? Quale sarebbe lo scopo della mia esistenza? Questa è la sola maniera in cui Lui ed io possiamo lavorare assieme come partner.

Il Creatore piange a causa dei desideri frammentati (Kelim). Da un lato Egli vuole correggerli, ma dall’altro, è incapace di farlo nel sistema generale senza la mia richiesta, la mia domanda e l’istruzione precisa su cosa correggere e dove. Quindi, Lui ed io diventiamo veri partner in questo lavoro.

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Chi dovrebbe essere salvato per primo?

Una domanda che ho ricevuto: Ho sentito che siete più coinvolti nella divulgazione interna e nel lavoro sulla costruzione di un sistema di connessione virtuale (Internet) che permetterà a quelli che aspirano alla crescita spirituale di essere connessi, di svilupparsi e di ricevere promemoria e programmi per il loro sviluppo spirituale.

Che ne pensa delle altre persone che non hanno mai sentito niente sulla possibilità di salvezza e non si sono mai abbandonate all’idea che la sofferenza è qui per aiutare a correggere noi stessi e raggiungere la Luce e la felicità? Non li state tagliando fuori?

La mia risposta: Non stiamo rallentando il passo della divulgazione esterna; ma consideri il seguente esempio: siamo a bordo di un aereo ed un’assistente di volo annuncia un atterraggio di emergenza. Lei per prima cosa, ci ricorda di mettere le nostre maschere per l’ossigeno prima di metterle ai nostri figli, la qual cosa potrebbe essere interpretata come una crudele necessità.

Qui siamo in “una situazione da catastrofe aerea” e dobbiamo metterci le maschere per l’ossigeno prima che i nostri figli possano prendere un respiro d’aria (Luce). Invece di fare ciò, proviamo a mettere le maschere per l’ossigeno prima ai bambini e a non pensare alla nostra morte imminente; ma i nostri figli resteranno vivi se noi collassiamo per primi? Non c’è possibilità. Essi posso sopravvivere solo insieme a noi.

Baal HaSulam scrive nella “Introduzione al Libro dello Zohar”, Articoli 66-71 che la divulgazione della Kabbalah dovrebbe irradiarsi come onde dal centro, da coloro che sono interessati alla Kabbalah a coloro i quali le sono completamente indifferenti. Tutte le persone sono connesse nell’anima unica di Adamo. Se quelli che hanno il punto nel cuore (coloro che sono interessati alla rivelazione del Creatore) costruiscono la connessione spirituale tra loro e scoprono il Creatore in essa, allora tutti cominceranno a sentire che abbiamo acquisito la Forza Superiore e la saggezza. Dopo, questo li attrarrà a noi e alla Fonte.

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