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Lezione serale sullo Zohar del 03.06.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Tetzaveh”( Comando) punto 197, lezione 7
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Rav Baruch Ashlag: Scritti di Rabash, Shlavei HaSulam, Articolo: “Meriti ancestrali”, Pag. 28
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Amore sconfinato

Una domanda che ho ricevuto: Come possiamo conservare in noi il bisogno di dare?

La mia risposta: Il bisogno di dare che proviene dall’amore non si estingue mai. Non potrai mai dire “è abbastanza!”. Al contrario, più dai, più grande sarà il tuo bisogno di dare. Altrimenti non è amore. Se l’amore è limitato ad un certo livello al di sopra del quale non andrai, se senti che il tuo amore ha limiti, allora non è amore.

Tua moglie può spiegartelo molto bene. Le donne possono sentire queste cose in maniera naturale. Un uomo tende a limitare il suo amore perché la sua radice spirituale è la forza dello schermo anti-egoistico che gli detta: “Ecco il limite ed io non sono pronto ad andare oltre”. Al contrario, una donna che vuole provare l’amore di un uomo, non può capire come l’amore possa avere frontiere. Questo è instillato nella nostra natura.

Il piacere non può mai estinguere il desiderio di amare; esso risveglia soltanto un desiderio ancora più grande. Quando dai ai tuoi figli, non dici loro: “è abbastanza, non ti darò di più”. Forse non puoi dare di più a causa di circostanze esterne, ma non puoi restringere volontariamente la dazione verso i tuoi figli.

L’amore annulla tutti i limiti. Noi non capiamo cosa sia il vero amore. Pensiamo che sia qualcosa come riempire il nostro stomaco, ma l’amore è il riempimento del desiderio di qualcun altro. È un’aspirazione a soddisfare un’altra persona. Sento che questo riguarda un’altra persona (non me); sento la distanza tra di noi. Inoltre, voglio riempire questa persona.

Qui stiamo parlando di un Kli spirituale e della scienza della Kabbalah, piuttosto che di baci e abbracci. Tutta la natura agisce in accordo a questo principio della mancanza del suo riempimento; l’amore regna su tutto. Tutto in natura unisce, attira più vicino, oppure al contrario, allontana gli uni dagli altri in accordo a questo principio. Questa unica forza agisce in natura, dal momento che il Creatore è il potere dell’amore. Ecco perché non c’è nient’altro al di fuori dell’amore e dell’odio (cioè, l’amore con un segno negativo).

“Ama il tuo prossimo” non è solo uno splendido slogan, ma piuttosto una legge della natura. Riempire il desiderio di un’altra persona significa sentire noi stessi al di la del tempo, del movimento o dello spazio, al di la di tutte le limitazioni di questo mondo. Significa entrare nella spiritualità. Facendo ciò, raggiungiamo la vita eterna. Altrimenti viviamo come animali e siamo limitati in questo mondo dal nostro corpo materiale.

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Un’orchestra di mille persone

Una domanda che ho ricevuto: Il Congresso Mondiale sullo Zohar comincia oggi. Come ci possiamo preparare in modo da poter ricevere il più possibile da questo incontro?

La mia risposta: Tutti i partecipanti si riuniranno e la sala sarà riempita. Tutti noi cominceremo a pensare e sentire simultaneamente.

Al momento, non sta ancora avvenendo. Solitamente ci vuole almeno un giorno, ed il cambiamento avviene il giorno successivo. C’è una certa inerzia nelle relazioni tra le persone e la loro abilità di sentirsi a vicenda. Ci vuole sempre tempo. Assomiglia all’accordarsi di un’orchestra sinfonica: ogni suonatore accorda il suo strumento prima del concerto e si può solo sentire un incoerente cacofonia di suoni. Allo stesso modo dobbiamo accordare noi stessi e cominciare a sentire qualcosa insieme.

Il successo del congresso dipende dal fatto che siamo ispirati dalle stesse cose, sviluppandoci di più ed in coordinazione reciproca. Solitamente, lo stato è completamente differente nel secondo giorno del congresso. Spero che per domani sera, suoneremo in completa coordinazione. Lavoriamo duro fino alla fine del congresso, ed io prevedo un enorme successo.

La situazione è davvero unica. Posso essere sentito più chiaramente ogni singolo giorno, specialmente qui, in America, la quale deve arrivare allo sviluppo spirituale quanto prima. Se questo avviene qui, certamente si diffonderà in tutto il mondo e l’intera umanità raggiungerà lo stato della correzione finale che dobbiamo raggiungere. Potrebbe avvenire nel giro di un paio di anni o anche mesi, anziché anni. Dipende tutto da noi.

Tutto si rivelerà nella maniera in cui viene descritto dalla scienza della Kabbalah. Noi determiniamo solo la velocità e la maniera attraverso la quale raggiungeremo la correzione finale: se attraverseremo oppure no questi stati in modo buono e piacevole.

Dobbiamo sentire che la connessione tra noi ci rivela una nuova sensazione, una nuova realtà. Cominceremo a sentire una nuova forza che agisce in alto ed attiva tutto. In pratica dobbiamo cominciare a sentirla almeno in qualche piccolo grado iniziale. Allora noi avremo qualcosa da dare al mondo intero.

Questo è quanto mi aspetto da questo congresso. Ci dovrebbe essere un gruppo qui, non solo un migliaio di persone – un gruppo con un desiderio, un pensiero, uno scopo ed una ispirazione. L’unità è una forza. Se essa traspira anche in una piccola quantità iniziale, cominceremo a sentire la dimensione spirituale. Noi ci siamo molto vicini.

Tuttavia per non essere semplicemente una bella sensazione, ma la rivelazione spirituale, abbiamo bisogno di unirci in una singola sostanza spirituale, nella dazione comune dove potremo rivelare l’unica forza – il Creatore. È molto realistico ed opportuno al giorno d’oggi. Non vediamo l’ora!

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