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Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.05.2010

Il Libro dello Zohar, Capitolo “VaYicra”, Punto 264
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Commentario del Sulam, Punto 22
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Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Punto 9
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Rav Baruch Ashlag, “ Cosa significa Ama il tuo Amico come te stesso?”
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Dov’è il vero me?

Fino a quando non limitiamo noi stessi in base alle condizioni dettate dalla Seconda Restrizione (Tzimtzum Bet), continuiamo a vivere senza uno schermo e a rimanere “sparpagliati.” È per questo che siamo soggetti all’influenza della prima restrizione (Tzimtzum Aleph).

È obbligatorio uniformare i nostri desideri alle condizioni della Seconda Restrizione , lo stato in cui eravamo prima della rottura dei vasi. I desideri associati a queste condizioni simbolizzano “l’esodo” da noi stessi verso le nostre anime. Chi sono quelle “altre anime?” Sono i miei stessi desideri tagliati via da me come se fossi stato già circonciso. Non ero io bensì il mio Padre e Madre superiori (Aba ve Ima) che eseguirono questa circoncisione su di me prima ancora che potessi sentire me stesso, la mia anima.

Poiché tutti coloro che vivono in questo mondo devono raggiungere la correzione, Aba ve Ima ha deciso di facilitare il nostro compito dividendo il nostro vaso spirituale in due parti: desideri interiori e i desideri esteriori. Allo scopo di permetterci di operare solo con i nostri desideri esteriori evitando di fare errori.

Pertanto, il nostro mondo è chiaramente diviso in due parti: me e il mondo esterno. Anche se i miei desideri interiori sembrano più importanti devo continuare a lavorare su quelli esteriori dal momento che rappresentano i miei desideri del livello superiore “parlante”. Mentre rimango nei miei desideri devo imparare a preferire i desideri degli altri e questo significa che correggo me stesso e lavoro con i desideri al livello della secondo restrizione.

I desideri della seconda restrizione sono localizzati al di fuori di me mentre i desideri della prima restrizione rimangono all’interno. Tutto il mio desiderio è diviso in due parti, esteriore ed interiore, e questo mi è di grande aiuto.

Dobbiamo essere grati al Creatore per averci concesso una doppia percezione della realtà che ci mostra come comportarci e ad evitare errori. Al livello della seconda restrizione i nostri desideri sono già stati tagliati via da noi e chiariti: essi costituiscono la realtà al di fuori di noi. Il nostro lavoro consiste nel cambiare il nostro atteggiamento verso “la parte esterna” di noi ed enfatizzando la sua importanza con l’aiuto del gruppo e della Luce Superiore.

Lezione introduttiva: “L’Insegnamento della Kabbalah e la Sua Essenza” – 25.05.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “L’Insegnamento della Kabbalah e la Sua Essenza”
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.05.2010

Il Libro dello Zohar, Capitolo “VaYicra”, Articolo 248
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Commentario del Sulam, Punto 20
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Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Punto 5
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Rav Baruch Ashlag, “ Essi aiutano l’amico”
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Come ricevere un lasciapassare per il mondo nuovo

Fino ad ora, la forza che dirige questo mondo ha sviluppato il nostro egoismo. Questo è cresciuto da una generazione all’altra per migliaia di anni, e ha terminato di farlo!

Il nostro ego non sa più dove andare! L’ego è arrivato fino al limite della sfera nella quale è cresciuto e l’ha riempita completamente.

Ha iniziato un nuovo comportamento verso di noi, che mostra fino a che punto siamo connessi l’un l’altro all’interno di questa sfera egoista.

Questa forza di comprensione ci spinge sempre più vicini l’un l’altro, chiudendoci così e mostrandoci fino a che punto non possiamo nasconderci dagli altri.

È un’attitudine totalmente nuova della Natura verso di noi; anno dopo anno ci sentiremo peggio. Per questo, tutti i paesi ed i governi si preoccupano e non sanno cosa fare con il mondo.

Portare il mondo alla correzione si può fare solo attraendo la forza che ci corregge e nella misura in cui lo desideriamo! Ma dobbiamo desiderarlo!

Ognuno di noi sarà obbligato ad unirsi agli altri attraverso una buona connessione: per obbligo o per comprensione della necessità.

Attraverso lo studio, gli incontri, le canzoni e la catena televisiva, ci uniamo con il sistema dal quale ci arriva questa forza che ci corregge.

Ognuno deve sapere questo e, rivelare il Creatore nella stessa misura in cui oggi egli senta se stesso, il mondo, la gente e la natura. In questa maniera egli deve rivelare un altro livello della realtà, un altro mondo.

Come crescere per raggiungere lo Zohar

La cosa più importante mentre leggiamo lo Zohar è di unirsi con il testo. Se ci ricordiamo che la Luce ci influenza, ciò è sufficiente.

Un piccolo bambino vive tra gli adulti, ma cosa capisce dalle loro conversazioni e comportamenti? Conosce il loro mondo? No, gli è del tutto segreto. Siamo costruiti dalla natura come un bambino fra gli adulti: senza capire niente od essere pronto a farlo, un bambino percepisce tutto per mezzo della “luce circostante”.

Questa è la maniera in cui lo sviluppo ha luogo: gradualmente, indirettamente, dall’esterno, un bambino comincia ad assorbire tutto dagli adulti e si sintonizza con loro senza capire cosa stia accadendo anzi tempo. Entrando in loro attraverso il suo desiderio, comincia a sentire e poi a capire. Questo sviluppa nuovi sensi e desideri (Kelim) in lui, e poi la mente.

Quando siamo adulti, non ci sviluppiamo, ma semplicemente riempiamo noi stessi con la conoscenza e la sensazione. I nostri sensi non si sviluppano più a lungo. Possono solo svilupparsi a condizione che una persona entri in un “area” nella quale anche senza capire o sentire niente, desideri diventare simile ad essa. Per mezzo del suo desiderio e della spinta, senza capire o conoscere niente, comincia ad assorbire forze da questa area e ciò la sviluppa.

Gli adulti non subiscono lo stesso sviluppo interiore dei bambini. Essi sentono semplicemente i loro precedenti desideri. Sia nel nostro mondo che in quello spirituale, nuovi desideri possono crescere solo quando vuoi sentire e scoprire dove sei.

Quando leggo lo Zohar, non so di cosa sta parlando; però, siccome desidero rivelare questo quadro, sviluppo i sensi attraverso ciò che la mia anima percepisce. Ecco perché è scritto “Lo studio non avviene attraverso la ragione” (Lo HaHacham Lomed).
Il nostro sviluppo spirituale ha luogo esattamente nello stesso modo in cui un bambino si sviluppa nel nostro mondo. Può avvenire solo quando il livello più basso si annulla completamente prima del Livello Superiore. Dopotutto, stiamo imparando a sentire un nuovo, intero mondo!

I cabalisti scrivono riguardo a questo in molti articoli. Baal HaSulam scrive in “Un Discorso in Celebrazione della Conclusione dello Zohar” che uno studente deve cancellare se stesso innanzi al Rav, come fanno i bambini innanzi agli adulti. Questo è l’unico modo in cui puoi ottenere uno stato più alto.

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Lezione di Shamati 40 “Fede nel Rav”

Lezione quotidiana di Kabbalah – 24.05.2010

Il Libro dello Zohar, Capitolo “VaYikra”, Articolo 183
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Commentario del Sulam, Punto 18
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Rav Yehuda Ashlag, Introduzione allo studio delle Dieci Sefirot, Punto 2
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Rav Baruch Ashlag, “Amore dei Amici”
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Canzoni spirituali

Lo Zohar, Capitolo “Shemot (Esodo)”, Articolo 40: Noi apriamo i nostri occhi e vediamo le ruote della santa Merkava viaggiare nei loro viaggi, ed il suono del canto, dolce alle orecchie, a Binà, e bello per il cuore, Malchut, elevandosi e cadendo e camminando, e non viaggiando. … e Hokhmà è ottenuta solo viaggiando da una linea all’altra nei tre punti – Holam, Shuruk, Hirik – il suono del canto viene sentito. Questa è l’illuminazione di Hokhmà per le orecchie, che sono Binà, primariamente attraverso la linea di mezzo, Tifferet, chiamata “voce”. Ed è impartita da lui, dal cuore, a Malchut.

Ho ricevuto una domanda: Il canto è un elevata azione spirituale che genera “l’illuminazione di Hokhmà per le orecchie, che sono Binà”, la Luce di Hassadim. Come è connesso questo alla musica prodotta da Bnei Baruch?

La mia risposta: Mi piacciono molto le canzoni scritte dai miei studenti Moti Mor e Arkadi Duchin. Esse sono nate da un’impressione di una persona che è già nel cammino spirituale ed aspira alla spiritualità. Il fatto che essi non abbiano già raggiunto livelli elevati non importa.

Baal HaSulam scrive che anche una semplice persona può intuitivamente assegnare nomi corretti e connettere rami corporei alle loro radici spirituali. Per esempio tempo fa, qualche persona ha visto il Monte degli Ulivi a Gerusalemme ed ha pensato che fosse buono per la crescita degli alberi di olive. Pertanto lo chiamò il Monte degli Ulivi. Oggi noi accettiamo questo appellativo come sacro.

Baal HaSulam spiega che a causa di ciò lo spirituale riveste il corporeo e la connessione tra la radice ed il ramo si manifesta. La radice spirituale interessa il suo ramo, e questo come se “parlasse” ad alta voce della radice , naturalmente, senza neanche sapere il perché.

Quindi, quelli che studiano la Kabbalah creano la giusta arte anche se non hanno ancora raggiunto le vette dell’assoluta sensazione spirituale o raggiunto la vera natura del suono ed il profondo significato delle parole. La profondità e la ricchezza dell’impressione che possiedono è molto più grande dell’impressione che essi stessi realizzano. Ogni cosa che una persona genera dalla sua connessione con la Fonte porta già all’interno una scintilla spirituale.

Aprendo lo Zohar – 23.05.2010

Il Libro dello Zohar – Selezioni, Art. 89, “Il Conduttore di Somari
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La Luce alla soglia della rivelazione

Lag B’Omer (il 33° giorno di Omer) è un giorno speciale, in cui la Luce comincia ad entrare in Malchut dalle Sefirot Superiori. La Luce ci arriva dall’infinito, passando attraverso il Mondo di Adam Kadmon, poi attraverso il Mondo di Atzilut, poi attraverso i Partzufim Atik, Arich Anpin, Aba ve Ima e Zeir Anpin, fino a raggiungere l’anima.

Zeir Anpin contiene sette le Sefirot, ciascuna delle quali contiene sette Sefirot. Complessivamente, 7×7=49. Malchut è la 50° Sefirà. Così contiamo i giorni di Omer, l’ingresso della Luce in Zeir Anpin e nel 50° giorno, in Malchut, quando le nostre anime, che sono incluse in Malchut, cominciano a ricevere la Luce.

L’unione (Zivug) di Zeir Anpin con Malchut ha luogo nel 50° giorno, ma la luce entra completamente in Zeir Anpin nel 33° giorno, quando entra nella Sefirà Hod de Hod. Quindi ci sono Chesed, Gevurà, Tifferet e Netzah, con sette Sefirot all’interno di ognuna di esse. Questo somma a 28, e ci sono altre 5 Sefirot in Hod (Chesed, Gevurà, Tifferet, Netzah, e Hod), che equivale a 33 (Lamed Ghimel – Lag).

In questi giorni celebriamo l’ingresso della Luce in Malchut di Zeir Anpin, che significa che la Luce Superiore entra nel sistema in basso, il quale già si relaziona con le anime. Se raggiunge questo posto, allora non c’è dubbio che riceveremo questa Luce. Cominciamo a sentirla e a prepararci alla sua rivelazione.

Il periodo dal 33° al 50° giorno è già preparazione. La Luce continua a discendere più in basso e si adatta per entrare nell’anima. Una persona che è già nel mondo spirituale sente questa preparazione che ha luogo prima della ricezione di questa speciale Luce Superiore, chiamata Zohar.

Ecco perché celebriamo questo giorno. Rabbi Shimon lasciò questo mondo perché completò questa missione. Non aveva nient’altro da compiere in questo mondo perché passò in basso la Luce Superiore attraverso le Sefirot a Malchut de Zeir Anpin. Con questo, completò il suo lavoro.

Insieme ai suoi studenti, egli diresse l’intera Luce dell’Infinito attraverso se stesso come uno speciale filtro, preparandola ad essere ricevuta dalle nostre anime. Questo è il lavoro più grande che hanno compiuto. Adesso, quando guardiamo in questo libro, anche senza capire le parole, con il nostro desiderio ci uniamo al sistema che hanno preparato per noi ed attraverso il quale riceviamo la Luce.

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