Le migliaia di nomi della dazione

Diverse parole definiscono le qualità di Malchut e nei libri Kabbalistici leggiamo solo riguardo ad esse.

Tuttavia, potete replicare che le lettere arrivano così: 9 di Zat de Binà, 9 di Zeir Anpin, però Malchut conta solo sulle ultime 4 lettere dell’alfabeto. Allora, perché tutte le parole provengono da Malchut?

Perché riceviamo tutto come un’impressione in Malchut. Non importa da dove provenga.

Ogni nome è il desiderio di ricevere piacere nell’azione della dazione (nella ricezione per la dazione). L’intenzione di dare aggiunge al desiderio una forma determinata.

Non definiamo il desiderio o la Luce in sé, ma la loro connessione, l’attitudine tra il desiderio e la Luce. Solo questa attitudine ha un nome.

Per esempio: “la pianta” non è un semplice desiderio di ricevere piacere, ma il desiderio nel quale esiste la forza della Luce che da forma alla pianta. Si tratta del desiderio del livello vegetale.

Il Kli iniziale di HaVaYaH non è ancora un nome, ma la sua base. I nomi sono i riempimenti che stanno all’interno di questo nome, cioè, le Luci che possono vestirsi in questo materiale secondo la somiglianza delle qualità.

Per questo, tutte le definizioni provengono da Malchut.

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