La saggezza che ci indica la Luce

Lo Zohar, capitolo Shemot, punto 177 …. Ruach riveste il Guf dell’uomo in questo mondo, sommerso come le lettere incavate in un timbro, poiché l’interno del Guf che emerge fuori è considerato esteriorità.

Per questo c’è solamente luce di Vak in esso. Ruach, l’interno del corpo è sommerso. Contiene Chokhmà però non illumina.

Quando Ruach si espande dal Guf ed ascende al Giardino dell’Eden nella terra, … diventa protuberante.

I Ruach che ascendono lì hanno la stessa forma del Guf in questo mondo che è protuberante.

È come stringere una pasta attraverso lo stampo. Se lo stampo ha una forma di stella, allora la pasta esce a forma di stella. Se lo stampo è rotondo, allora la pasta esce di forma rotonda.

Cioè, la Luce che era all’interno di un desiderio (Kli) è stata ricevuta da questo desiderio dentro la Luce Riflessa (come il vaso spirituale). Per questo la Luce si è rivelata!

Per questo, la Luce riceve la stessa forma che aveva il “corpo” (desiderio). Anche quando lo abbandoni, nel desiderio resta il ricordo (Reshimo) sulla forma del desiderio in cui era vestito.

Si tratta della Luce speciale: non è una Luce astratta, semplice, una Luce che non è stata mai accettata dal corpo. Il corpo ha accettato questa Luce e si è corretto secondo questa forma.

Il corpo ha terminato questa correzione ed ora la Luce anteriore, che era nel corpo e lo stesso corpo sono uno davanti all’altra. Il corpo continua a correggersi in una forma più avanzata, ma la forma anteriore non scompare.

Le forme anteriori ci aiutano nella nostra correzione ulteriore, perché la Luce, che prima era nel corpo, si veste in esso un’altra volta e aiuta gli stati successivi.

Anche se il prossimo gradino può essere totalmente diverso, la stessa Luce – la stessa saggezza spirituale che una volta si è vestita in me – mi aiuta nel cammino in avanti, allo stesso modo che in questa vita mi aiuta l’esperienza di ciò che ho passato nei gradini anteriori.

Ogni stato rimane, “niente scompare nella spiritualità”; ed ogni stato che è cambiato lascia dietro di sé le forme che aiutano gli altri stati.

La comparazione, la rivelazione e l’unione di queste forme è proprio ciò che ci conduce alla saggezza (alla scienza della Kabbalah).

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