La vita davanti allo specchio

Mentre noi ci troviamo nella percezione di questo mondo, non possiamo capire che questa è immaginaria.

Visto che ora la materia è la mia unica realtà e non sento nient’altro.

Devo cominciare a percepire chiaramente il mondo in due gradini: materiale e spirituale, affinché possa capire che uno dei due è immaginario.

Ciò non significa che questo gradino non esista! “Immaginario” significa che è un riflesso della vera forma. Il secondo gradino (quello spirituale) è la vera forma.

In altre parole, c’è qualcosa di vero ed il suo riflesso, come in un specchio. Non è possibile dire che questo riflesso non esista! Proprio attraverso questo riflesso arrivo alla percezione della forma spirituale.

Non percepisco mai la forma spirituale in maniera separata, per conto suo. In tutto il cammino della correzione, quando la persona sviluppa sempre di più la percezione spirituale dalle forme del Creatore, le rivela all’interno delle forme immaginare di questo mondo.

Non posso disconnettermi da esso, mentre salgo tutti i 125 gradini della scala!

Durante tutto il cammino della correzione, in tutte le tappe della rivelazione, la percezione spirituale si rinforza, basandosi su queste due forme: immaginaria e reale.

La forma immaginaria si chiama solo così: immaginaria. Forse immaginiamo solo il nostro mondo? Viviamo in esso! Oggi è tutta la nostra realtà!

Però, quando cominciamo a rivelare la vera realtà – dalla quale ci arrivano le forze, le decisioni, i fatti, mentre qui in questo mondo esiste solo il suo riflesso che ci aiuta a concepire la vera realtà – allora chiamiamo questo mondo “mondo immaginario”.

Questa non è una fantasia inesistente, è necessaria per discernere lo spirituale.

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