L’Amore redimerà tutti i peccati

Mentre leggiamo il Libro dello Zohar dobbiamo interessarci soltanto di una cosa: il nostro desiderio di raggiungere il prossimo stato, che è l’unità e l’integrazione. Dappertutto in tutta la creazione l’unità appare come spaccata in tanti frammenti. La creazione ci appare gigantesca, e non sappiamo come cercarla all’interno di noi, come Lo Zohar ci dice di fare.

Comunque sia, dovremmo desiderare di vedere tutto questo all’interno di un sistema dove tutto sia collegato, dove tutti i desideri, i pensieri, qualità ed azioni lavorino in armonia all’interno di un’anima comune. In aggiunta, tutto questo è al mio interno. La funzione di quest’anima corretta è l’atto di dazione che io scopro dentro di me.

Sorge una domanda: Cosa significa “dazione”? E per caso quando il cuore da qualcosa al fegato, il fegato a sua volta qualcosa ai polmoni? Possiamo veramente chiamare questo “dazione”? Dopo tutto, com’é possibile la dazione all’interno di un corpo? Se gli organi non donano qualcosa uno all’altro, semplicemente muoiono. Allora, come possiamo chiamare queste qualità “dazione” se le vediamo come una parte di un’anima generale? Appena comincerai a percepirli come una singola unità e a sentirli come “i tuoi organi”, immediatamente smette di essere considerata dazione, dato che non puoi donare a te stesso.

La domanda a questo dilemma, é che tutti i “peccatori” e tutti i “peccati” che noi scopriamo rimangono intatti. “L’inclinazione al male” rimane sempre, perfino quando costruiamo collegamenti con le anime sopra di esso. Per cui, anche se le anime del sistema vengono rivelate dentro di me, allo stesso tempo, la mia precedente avversione verso gli altri continua ad esserci. Comunque, al di sopra di esso io scopro l’amore ed il collegamento da tutti quanti.

È per questo che non c’è contraddizione tra il capire che tutto ciò che esiste è un unico sistema, e allo stesso tempo che tutte le parti del sistema agiscono in dazione reciproca.

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