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Vuoi diventare un embrione spirituale?

L’embrione spirituale si annulla completamente davanti al Superiore e dipende da Lui in tutto. Precisamente, la sua indipendenza, consiste nell’annullarsi.

È il livello inanimato della santità (della dazione e dell’amore verso il prossimo al di sopra del suo egoismo).

Nel congresso dobbiamo realizzare questo lavoro su di noi. Se ognuno si annulla in relazione all’altro, allora, potremo rivelare questo gradino dell’embrione spirituale.

Nessuno può resistere all’influenza di un numero di persone così grande. Se entri nell’ ambiente che possiede tale forza, è molto facile annullarti: è richiesto soltanto il tuo piccolo desiderio e la preparazione.

Allora, possiamo raggiungere uno stato nel quale sentiremo la realtà spirituale e la Forza Superiore che riempie il mondo.

Non si tratta di fantasie, di mistica o di meditazione. È una sensazione reale che raggiungeremo da un certo livello di unione ed annullamento dell’egoismo di ognuno in relazione agli altri.

Ognuno si eleverà fino al livello inanimato della santità e sentirà cosa significa questo stato pieno di Luce di Nefesh del Mondo di Assià.

Una persona è capace di applicare lo sforzo e raggiungere questo stato. Dopo, probabilmente cadrà di nuovo, però può essere che possa mantenersi nella spiritualità. Questo dipende da come continuerà dopo il congresso.

Se uno si entusiasma e può mantenersi in questo stato di annullamento del suo egoismo in relazione agli altri, non importa cosa avviene con gli altri, egli raggiungerà questo gradino. Nella spiritualità niente si perde. Egli può conservare questo livello e cominciare ad elevarsi a partire da esso.

Una sola persona non può farlo, ma uniti è facile!

La casa della nostra anima

Lo Zohar, Capitolo “Tazria, Quando una donna da alla luce”, Punto 150: quando qualcuno comincia a costruire una casa, deve accennare nella sua bocca che la sta costruendo per il servizio di Dio.

Lo Zohar ci parla del nostro lavoro spirituale e non dice neppure una sola parola su ciò che avviene in questo mondo, con gli oggetti materiali: le case, le pietre, gli animali e le piante. Nel testo ci viene spiegato il lavoro interiore dell’uomo, con l’aiuto del quale dobbiamo, nella parte della nostra anima chiamata “l’uomo” (il punto nel cuore), raggiungere la rivelazione della forza superiore, cioè, del Creatore.

Dobbiamo scoprire e costruire un nuovo organo di percezione che sia per donare (non per ricevere come i nostri attuali organi di senso). Questo organo donante di percezione si chiama “l’anima della casa”, “la riunione delle anime di Israele” o “Malchut”. Ha molti nomi, in funzione della qualità che vogliamo rimarcare e distinguere.

Lo Zohar lo spiega nell’esempio della costruzione di una casa (lo stesso organo di percezione nel quale scopriamo lo spirituale). Dobbiamo costruire un organo spirituale di percezione (il vaso, Kli) che sia perfetto, che non abbia nessun difetto.

Se all’interno di questo vaso c’è una falla, ovvero, l’intenzione del desiderio non è per la dazione, ma per la ricezione, la luce scomparirà immediatamente. Questo stato si chiama “la casa dei lebbrosi” (“nega”). Allora, bisogna correggere questo vaso (bruciarlo, distruggerlo o correggerlo) e così, pulirlo e renderlo adatto per il suo uso. In questa maniera, “nega” (maledizione) diventa “oneg” (la dolcezza).

L’uomo, che aveva costruito ingiustamente il suo Kli, cioè, che aveva commesso un errore o una negligenza, deve comprendere da dove viene ciò ed avanzare attraverso le correzioni.

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