Lo Zohar modifica la nostra attenzione

Rabbi Nachman di Breslov disse: “Molte lacrime vengono versate sul Libro dello Zohar finché l’uomo diventa degno di capire.” Quando si pensa al desiderio corretto, si dovrebbe immaginare che sia tutto mio. Non ci sono altre persone, in realtà sono tutti dentro di me. Sono tutti me! Pertanto, quando leggo Lo Zohar dovrei immaginare che tutto accade dentro di me. Leggo di montagne, cime, un ruscello che scorre fuori dal Giardino dell’Eden, superiore o inferiore, la corporeità e la spiritualità, il Faraone, Mosè, Abramo, gli uomini e le donne che si sposano e danno vita ai bambini; ma tutto ciò accade dentro di me , nei miei desideri. Non c’è nient’altro.

Mi viene detto così circa i diversi fenomeni che si svolgono all’interno del mio desiderio. Lo Zohar mi racconta di ciò che accade dentro di me, in questo intero, un vaso enorme di desiderio formato da tutti. Al di fuori di esso non esiste nulla, in me si trova tutta la realtà.

Allora, dove è il Creatore? Anche Lui è dentro di me! Se riesco a raggiungere un sentimento di unità, di dazione e amore tra tutte le sue parti all’interno di questo desiderio, allora vorrà dire che ho rivelato il Creatore. Il Creatore è chiamato “Bo-Re” – “Vieni e vedi”. Nel desiderio accade questo, dove si trova la Luce. La Luce è percepita solo nel desiderio.

Più tentate di modificare la vostra visione in questo modo, più sarà facile. Abbiamo solo bisogno di toglierci gli occhiali attraverso cui vediamo il nostro mondo e cominciare a guardare da un punto di vista differente. Poi all’improvviso ci verrà rivelato che la realtà è davvero completamente diversa da quello a cui siamo abituati. Abbiamo solo bisogno di rimuovere l’immagine regolare del mondo che lo blocca.

Lo Zohar è stato scritto volutamente in un linguaggio che sembra parlare del nostro mondo, come se ci parlasse di una famiglia, come Abramo, Isacco e Giacobbe, o di una nazione che esce dall’Egitto, e altre cose. Ci viene spiegato questo per uno scopo, così passiamo dal concentrarci su questo mondo, la nostra percezione consueta, ad un altro tipo di attenzione che è più interno. Vedremo poi che tutto ciò accade dentro di noi.
Capire che l’uomo è un mondo piccolo è la condizione per la comprensione della spiritualità.

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