Alla ricerca di sensazioni spirituali

Alcune volte lo Zohar parla su cose che so già dallo studio della struttura della mia anima, come per esempio il lato sinistro e destro, Hassadim, Hochma, Cohen, Levi, tre linee, Bina, Zeir Anpin, Malchut. Questo sistema mi è già chiaro, e riesco a visualizzarlo come un quadro, una carta o un disegno; ed io cerco di riconoscerlo al suo interno.

Per farlo, devo trovare un feed-back emozionale dentro di me. Ogni parola e definizione, come “sinistra” “Cohen” “Levi” e “David” deve essere collegata a una determinata sensazione. Quando non sperimentiamo alcuna sensazione, dovremmo per lo meno immaginarle come uno schema. Quando leggiamo su Chesed, Gevura, Tifferet, Cohen, Levi, Israel, Abraham, Isaac, Jacob, Netzhah, Hod, Yesod, Malchut, l’assemblea delle anime di Israele, ed altro ancora, io devo immaginare come queste proprietà si collegano tra di loro nel mio spazio interiore.

All’inizio le visualizzo come uno schema che mostra come questi desideri e proprietà esistono dentro di me. Se io immagino questo sistema in questa maniera, devo riuscire a trovare una sensazione adeguata a ogni parola ed osservare come il mio corpo, i miei sentimenti, ed i mio desiderio in genere reagiscono ad ogni parola nel Libro dello Zohar.

La stessa cosa si applica al nostro mondo: Quando sentiamo una parola che ci è familiare, abbiamo una reazione immediata. Dopo tutto, siamo un desiderio; siamo regolati dalle nostre sensazioni, non dal nostro intelletto. Perciò, dietro il disegno che mi diventa chiaro con il variare dei gradi, io devo trovare una reazione interiore, emozionale, per ogni parola.

Tutto ciò che è scritto nello Zohar è occulto da me e totalmente insapore, ma cercando di trovare sensazioni dietro queste parole, io sto chiedendo la loro rivelazione.

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