Il Machsom è il segno critico della vita

Il Machsom è la frontiera dove ricevo la forza della dazione. È precisamente questa che vogliamo raggiungere: l’unione tra di noi, la forza mutua della dazione. Nel momento in cui la conseguiamo, significa che abbiamo attraversato il Machsom.

Come immaginare il nostro Kli comune (il vaso spirituale)? Diciamo che ognuno di noi arrivi con il suo vaso d’acqua e lo svuoti in un grande barile. Lì non è possibile distinguere dove è la tua, la mia e la sua. Questa si chiama unione e penetrazione mutua dei desideri, fino a che in questo modo, tutti uniti raggiungeremo un determinato volume, una misura, che si chiama “sea” ed in esso cominciamo a percepire la vita.

C’è differenza tra un acquario ed un grande corpo d’acqua. Esiste un certo limite, al di la del quale, il corpo d’acqua comincia a vivere la propria vita. Nell’acquario, devi mantenere la vita artificialmente, dare da mangiare ai pesci, pompare l’ossigeno e pulire; però, se il tuo corpo d’acqua raggiunge un determinato volume, comincia a mantenersi in vita da sé. Non devi più rifornirlo di cibo ed ossigeno, questo comincia a vivere naturalmente per conto suo.

Questa frontiera e come un segno critico al di sotto della quale comincia la morte, e al di sopra, al contrario, comincia la vita. “ Sea” è questa stessa frontiera alla quale mi avvicino salendo dal basso verso l’alto, quando ho investito già tante forze, che al di la di questa linea la vita comincia a sostenersi per conto suo. Proprio in questo modo dobbiamo unire i nostri desideri.

Se noi ci sforziamo di resuscitare il lago morto o il corpo senza coscienza, dobbiamo investire uno sforzo addizionale, tanto in quantità quanto in qualità, fino a risvegliare la vita in esso.

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