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Lezione quotidiana do kabbalah – 15.03.10

Preparazione allo Studio de Lo Zohar
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Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “BeHukotai (Nei miei Comandamenti),” articolo 11
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“Beit Shaar Ha-Kavanot,” articolo 30
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“Introduzione a Il Libro dello Zohar,” articolo 71
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Osservare la realtà attraverso le lenti dello Zohar

Nella “Prefazione al Libro dello Zohar”, Baal HaSulam scrive che sebbene ci possa sembrare che tutto avvenga al di fuori di noi, sotto i nostri occhi, ogni persona ragionevole sa che tutti questi scenari esistono solo dentro la nostra mente. Quando mi rendo conto che è così, sono pronto a cominciare ad avvicinarmi alla materia di cui parla la scienza della Kabbalah.

La mancanza di questa consapevolezza è la ragione per cui il Libro dello Zohar non ci viene rivelato, e non sappiamo come aprirlo e leggerlo. La chiave per comprendere il libro si trova nella capacità di avere la corretta percezione della realtà. Ci si deve avvicinare al Libro dello Zohar solo immaginando le descrizioni dentro di noi. La terminologia, i suoni, i mondi, gli oggetti spirituali, le anime, e le relazioni sono tutte nozioni che si trovano dentro di me. Questo vale particolarmente quando ci riferiamo ai parametri della percezione della realtà: mondo, anno, ed anima – che si trovano al di spora del tempo, dello spazio e del movimento.

Se percepisco il testo come un intricato schema di rapporti tra forze e qualità che sono dentro di me, piano piano rivelerò sempre di più degli stati emotivi più profondi. Allora mi sarà chiaro che la realtà esterna non è affatto reale, anche se a me sembra che lo sia. E ‘ soltanto che io la vedo come una cosa che esiste al di fuori di me in modo indipendente.

Commetto veramente una pazzia nel pensare di non creare questa realtà, o nel credere erroneamente che tutto avvenga da sé, per il semplice fatto che tutto già esisteva prima della mia nascita e continuerà ad esistere dopo la mia morte. Devo provare a cambiare tutte queste mie credenze per cominciare a capire cosa mi vuole spiegare Lo Zohar.

La chiave per entrare nel Libro dello Zohar si trova precisamente nel portare tutto dentro di me, come dice il principio, “Una persona rappresenta tutto il mondo”. Posso dire se il mio studio sia corretto o meno facendo il seguente controllo: In che misura mi aspetto di sentire e di rivelare tutto il mio futuro dentro di me?

Lasciate che lo Zohar prenda vita dentro di voi

Lo Zohar : quando il Tempio fu distrutto e la Divinità fu mandata in esilio in terre straniere…Tutti ne erano disperati e univano il pianto con il lamento. E tutto ciò avveniva perché la Divinità era stata esiliata dal suo posto.

E mentre in esilio cambiava rispetto a quello che era, anche suo marito, ZA, non faceva splendere la sua luce, perché non aveva nessuno su cui brillare.

Dunque, anche lui cambiò da quello che era, come è scritto, “Il sole sarà tenebre quando sorgerà.”

“Così la Sua manifestazione fu sfigurata più di ogni altro uomo” di quella serva, Matatron, che cambiò la sua forma e i suoi colori durante l’esilio, e diversamente da quelli che erano, sono verde, bianco, e rosso.

Mentre leggiamo Lo Zohar, dobbiamo aspettarci che ci influenzi. Non importa quali parole stiamo leggendo, perché tanto non ne capiremmo il significato nascosto comunque. Non comprendiamo il significato di queste parole, cosa significa essere “verde” “rosso”, “ schiavo”, “Matatron” o “Malchut”. Per noi è tutto lo stesso. Noi vogliamo soltanto che tutto sia rivelato dentro di noi, tutto qua.

Se ci fosse parso di aver capito qualcosa, allora lasceremmo la lezione soddisfatti, come se avessimo assimilato qualcosa. Ma è falso! Non abbiamo assimilato niente a meno che non abbiamo fatto lo sforzo di lavorare su ogni parola che non avevamo capito.

Non dovremmo desiderare di comprendere il testo con la nostra ragione umana in base al livello in cui ci troviamo. Ciò che volgiamo è la rivelazione! Questo è lo stato che vogliamo, il nostro prossimo livello. Noi vogliamo veramente percepire ciò di cui il libro sta parlando. Vogliamo che prenda vita dentro di noi.