Non c’è essere umano senza il Creatore e non c’è il Creatore senza l’essere umano

Dare meno di quanto è possibile non si chiama dazione. La linea media è costruita così. Essa non può nascere se non osserva la misura esatta: il massimo della dazione.

La linea media non esiste a priori e non conosciamo la sua misura; però la linea media è la tutta la persona dentro di noi, persona che vogliamo rendere simile al Creatore.

Allora, come costruire ed iniziare questa linea media secondo l’immagine del Creatore, che consiste di due forze: la maschile e la femminile, destra e sinistra? Non sappiamo cosa è questa unione e che forma deve avere questa creazione che si chiama essere umano. Quando nascerà si chiamerà “io”. Prima di ciò, io non esisto …

Ciò non è conosciuto in anticipo, poiché non vedo il Creatore! Quando termino questo lavoro, avendo costruito esattamente 10 Sefirot, non 9, neppure 11, allora ciò che si ottiene si chiama Creatore: “Vieni e vedi (Bo-Rè). Lì rivelo me ed il Creatore uniti. Non si può rivelare l’uomo senza il Creatore, così come nemmeno il Creatore senza l’uomo; si rivelano solamente nell’unità.

Non abbiamo né esempio, né immagine della linea media. Dobbiamo cercare e chiedere, ed allora cominciamo a trovare gli esempi, i legami, cominciamo a percepire il gioco che ha il Creatore con noi, svegliando in noi differenti sensazioni e dandoci indizi, affinché troviamo la linea media.

In altro modo non possiamo capirla, se non la cerchiamo e proviamo ad immaginare che ci troviamo nell’oscurità.
In ciò consiste tutta la nostra arte, il lavoro della costruzione del “Tempio”, che è la rappresentazione dell’immagine del Creatore in tutti i livelli del nostro desiderio: inanimato, vegetale, animale ed umano.

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