Pubblicato nella '' Categoria

Lezione quotidiana di kabbalah – 07.03.10

Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “Bamidbar (nel Deserto),” articolo 36
Video / Audio

“Beit Shaar Ha-Kavanot,” articolo 16
Video / Audio

“Introduzione a il Libro dello Zohar,” articolo 63
Video
/ Audio

Il sogno non è la mistica, ma la realtà

Domanda: cos è il “sogno” menzionato dallo Zohar?

Risposta: il nostro organo di percezione (il vaso, il kli) si chiama “desiderio di ricevere”. In esso, sentiamo noi stessi e l’ambiente, il mondo; ma sentiamo soltanto ciò che viene captato dai nostri organi sensoriali, cioè, solo ciò che è determinato da essi come necessario, ciò che si trova in somiglianza con questi.

Non sentiamo niente dello spirituale, della dazione o dell’amore e non sentiamo l’altro mondo, che si basa non sulla ricezione, ma sulla dazione. Anche il nostro stato non è ancora il sogno dello stato spirituale, ma si trova al di sotto di quest’ultimo. È ciò che si chiama “kista de hayuta”, una tenue luce che ci vivifica.

Questa luce – reshimo (il gene informativo) – ci da la sensazione dell’esistenza in una realtà, affinché, a partire da questa, possiamo elevarci allo spirituale.

Questa realtà – che appare adesso innanzi a noi – successivamente scompare. Questa sensazione ci viene data principalmente affinché nel nostro sviluppo spirituale ci sentiamo indipendenti dal Creatore e possiamo svilupparci autonomamente.

Il livello del “sogno” si trova al di sopra della realtà di questo mondo, ma esistono molti tipi di sogni, cattivi e buoni. Lo Zohar ci racconta dei sogni dei ministri del Faraone, dei sogni di Giuseppe.

C’è un sogno nel quale la persona entra in forma intenzionale, scendendo da un livello più alto ad uno inferiore, al livello del sogno. C’è un sogno quando arriva la notte, ossia l’oscurità spirituale, e noi dormiamo. In esso allora, ci viene un sogno su una parte del Mondo Superiore.

Da un lato il sogno arriva dall’unione con un livello più alto. Dall’altro lato, per questo, è necessario perdere il livello inferiore; però in ogni caso, si tratta degli stati del nostro desiderio, che può essere in un livello completamente disconnesso dallo spirituale, in un livello di questo mondo o in uno più alto che è un po’ connesso con lo spirituale ed è chiamato “sogno”.

Il sogno non è il mistico, ma la realtà nella quale si trova l’uomo che si eleva al di sopra dei gradini spirituali; o egli avanza ed entra in forma intenzionale nello stato del sogno, oppure questo stato gli viene dato dall’alto.

Materiale correlato:

Laitman blog: Perché il sonno è 1/60 della morte

Un terremoto che sta dentro di noi

Domanda: che connessione c’è tra il terremoto in Cile e la correzione dell’intenzione?

Risposta: diretta! Tutte le forze della natura, nei livelli inanimato, vegetale, animale ed umano, sono dirette alla correzione dell’uomo. Tutte queste sono incluse nell’uomo.

Baal HaSulam scrive in molti dei suoi articoli, che i livelli inanimato, vegetale, animale ed umano, sono inclusi nell’uomo e dipendendo da lui, ascendono e discendono insieme a lui.

La natura inanimata, vegetale ed animale del nostro mondo è una proiezione dei nostri livelli interiori: inanimato, vegetale ed animale.

Per questo, se non possiamo dominare la nostra natura interiore, se non riusciamo a correggerla, allora vediamo in quale modo questa si manifesta all’esterno.

È detto che prima del peccato di Adam HaRishon, il mondo era perfetto, un paradiso e dopo il peccato, divenne un inferno.

Il cambio di intenzione dell’uomo dalla dazione alla ricezione, trasforma il paradiso in inferno.

Adesso scopriamo questo in noi stessi; ed in avanti ci aspettano enormi disastri se non preveniamo il colpo e non gli diamo rimedio.

Speriamo di poterci riuscire.

Il destino è nelle nostre mani

Domanda: se lo Zohar parla dei veri stati, come capire correttamente il terremoto che c’è stato in Cile?

Risposta: due forze opposte, delle quali ci parla lo Zohar, discendono nel nostro mondo. Vediamo le loro manifestazioni nelle persone e nei popoli.

Ancora non vediamo il vero ordine di sviluppo, perché ancora non siamo arrivati alla realizzazione della metodologia della Kabbalah, alla linea media.

Solo allora vedremo che tutto ciò che avviene è per il nostro bene, arriva nella combinazione corretta delle forze opposte per la realizzazione corretta e ci porta alla prosperità, alla perfezione, alla salute, alla sicurezza, all’armonia universale e come risultato di ciò, all’unione con il Creatore.

Però fintanto che non cominciamo la correzione, fintanto che la scienza della Kabbalah non si sia diffusa nel mondo e nei popoli non sentiamo il loro destino comune, che è trovare la linea media nella combinazione tra loro, non potremo giustificare e vedere la necessità delle sofferenze che sono cadute sul popolo di Israele nel corso di tutta la sua storia, o adesso sul popolo del Cile e prima ad altri paesi.
Ci è ancora sconosciuto ciò che la Natura ci prepara in futuro, se non ci affrettiamo ad usare la Luce Superiore per avanzare verso il Creatore invece di aspettare che le forze della Natura ci obblighino a farlo attraverso le sofferenze e le disgrazie.

Per questo è necessario divulgare il più possibile la scienza della Kabbalah e vedere in essa l’unico mezzo per avanzare lungo la linea media. La linea media è la salvezza.

Le due forze, la sinistra e la destra, sono molto distruttive; la destra agisce in maniera così poco evidente che non la sentiamo immediatamente, ma può condurci a conseguenze indesiderabili, non meno della linea sinistra.

Per questo dobbiamo aiutarci reciprocamente a divulgare la scienza della Kabbalah nella maniera più ampia possibile, poiché in questa maniera il destino è nelle nostre mani. Allora ci salveremo da tutte le disgrazie.

In altra maniera, ci aspettano colpi a raffica. I profeti hanno scritto riguardo agli avvenimenti orribili che devono accadere nel mondo durante la nostra epoca, se non interveniamo su quello che accade.