L’ascensore spirituale

Come funziona “l’ascensore spirituale”? È come una scala elettrica spirituale sulla quale tutti noi siamo connessi in modo tale che tutti possono aiutarsi a vicenda ad ascendere. Ogni persona ha la sua metà all’interno del Livello Superiore e la sua metà all’interno del livello inferiore.

Per tanto, ognuno di noi, è sempre connesso al Livello Superiore perché la parte superiore del suo Partzuf spirituale (Galgalta ve Einaim) entra nella parte bassa (AHAP) del Grado Superiore.

Tuttavia, una persona sente che l’AHAP del Grado Superiore è oscurità, a causa del fatto che questo è più datore. Un grado più grande di dazione lo sentiamo come oscurità perché non lo vogliamo. Tuttavia, se una persona vince il suo egoismo diventa “piccola” utilizzando proprio il Galgalta ve Einaim, solo i Kelim di dazione e se questa persona desidera connettersi al Livello Superiore a prescindere da ciò che stia accadendo in questo livello, allora cancella il suo ego, l’AHAP, del desiderio egoista. Se una persona non vuole sentirlo, come se non esistesse, allora si connette al Superiore e diventano un tutto. Il suo Galgalta ve Einaim (Keter e Hokhmà) e l’AHAP del Superiore (Binà, Zeir Anpin, e Malchut) insieme formano un Partzuf completo con dieci Sefirot complete (Gadlut de Min Ha Aleph).

Il Superiore, a sua volta, ha lo stesso tipo di connessione con il Superiore in relazione a lui. In questa maniera tutti ci uniamo come un corpo comune. Tutti siamo connessi come una catena, nella quale un anello è legato ad un altro ed i due, condividono una parte in comune. L’unica differenza tra una catena regolare e noi è che non ci sono parti libere in assoluto all’interno della catena delle nostre anime – la mia parte superiore è sempre connessa al Grado Superiore e la mia parte inferiore è connessa al grado inferiore. Non c’è niente in me che sia libero di connettersi con una o l’altra parte. Sono sempre totalmente connesso a tutti gli altri; di fatto, questa è tutta la mia essenza.

La nostra salvezza radica nel prendere coscienza di questa connessione. Per questo, a prescindere dal mio stato, a prescindere da se mi sento bene o male, devo sempre dirigermi alla gente vicina, chiedendo aiuto. Loro sono le persone che aspirano alla mia stessa meta. Se mi unisco a loro, avrò la capacità di assorbire tutta l’energia che essi anno. Ho tutto ciò di cui necessito, perché sono connesso a loro; devo solo risvegliare questa connessione.

Se una persona si trova in uno stato in cui non capisce o sente niente, è indifferente o sperimenta oscurità ed è di mal umore, ciò vuol dire che non è sufficientemente attivo. Tutto dipende da lei, perché tutto ciò di cui ha bisogno è stato già preparato per lei.

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