Lo specchio dei nostri desideri

Domanda: quando mi guardo allo specchio vedo la mia immagine e assumo che non posso contattare e cominciare a lavorare con essa. Allo stesso modo, quando guardiamo la nostra realtà, vediamo noi stessi, cioè, le immagini del nostro desiderio.

Risposta: per questo, Baal HaSulam dice che il mio desiderio è diviso in due parti: una che sento dentro di me, ed una all’esterno. All’interno di una delle due parti sento me stesso, e all’interno dell’altra sento il mondo. Ciò è fatto così di proposito, in questa maniera complicata e contraria alla mia percezione, affinché possa trasformare la parte che si trova al di fuori di me, nella mia sensazione interna: tutto l’esterno, incluso me stesso, devo sentirlo dentro di me, poiché non c’è niente eccetto l’unico desiderio … il mondo.

Non correggiamo la nostra realtà terrena, la sensazione della divisione tra “me” ed il mondo nel nostro livello basso, ma uniamo ambedue le parti del desiderio, ascendendo lungo i gradini della scala spirituale. La nostra realtà è l’ultima, la più bassa; non cambia in base all’ascesa spirituale. Cambierà solamente e scomparirà alla fine della correzione. In quel momento il mondo entrerà nella correzione generale, nella sensazione unica, unita nel desiderio unico: nel Mondo dell’Infinito. L’immagine del nostro mondo non cambia.

La Luce non influenza questa Malchut, questo desiderio, per unire le sue due parti, l’esterna e l’interna. La Luce influisce sul resto dei desideri: sui nostri desideri spirituali, nei quali abbiamo il libero arbitrio. Su essi lavoriamo e sono proprio questi che dobbiamo correggere, perché nel nostro mondo non dobbiamo correggere niente; dobbiamo correggere la connessione tra le anime, dove i nostri desideri di uniscono in un tutto, all’interno del quale riveliamo il Creatore.

Però questo velo di desiderio, nel quale sento me stesso ed il mondo che mi circonda, resta tale fino alla fine della correzione. Il cabalista più grande che è salito fino all’ultimo gradino, il 125°, fino al raggiungimento della correzione generale, sente anche questo mondo, come te! Egli va dal medico per curarsi, cioè, va ad usare tutto questo mondo ed a vedere la realtà divisa nella parte esterna e quella interna; e anche se sa che realmente, tutto esiste in un’altra maniera, userà i suoi cinque organi sensoriali per vederla proprio così! Perché questo livello della realtà non cambia fino alla stessa fine della correzione.

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