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Lezione quotidiana di kabbalah – 05.02.10

Preparazione alla Lezione
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Shamati #10: “Fai In Fretta Mio Amato”
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Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “In Fine,” Articolo 209
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Lezione quotidiana di kabbalah – 04.02.10

Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “In Fine,” Articolo 164

 

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“Prefazione alla Saggezza della Kabbalah,” Articolo 144, Lezione 60

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“Introduzione a Il Libro dello Zohar,” Articolo 26, Lezione 12

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Il Linguaggio è formato delle interazioni della Luce con il desiderio

L’ebraico è una lingua speciale, creata dall’unione delle Luci con il Kelim. Malchut si unisce con Bina, e questo provoca la manifestazione del bordo inclinato (Parsa) nella lettera Alef.

La Luce di Hochma scende su Malchut dalla Sefira Hochma che è in alto, ed è raffigurata dalla lettera Yud. La parte che si allarga al di sotto forma la Yud minore. E se non c’è nessuna Luce di sotto, il posto di Yud sarà occupato da Dalet. Questo è il modo in cui si forma la lettera Alef.

La lettera Dalet è la combinazione di due aste ( Delet significa “porta”) – le porte che chiudono e aprono il Rechem (ventre del Partzuf Spirituale). L’asta orizzontale è l’espansione della Luce di Hassadim, e quella verticale è la Luce di Hochma.

La lettera Shin riflette le tre linee. L’Ari spiega i numeri e le forme delle corone che occorrono sopra ogni lettera. Il TANTA completo (Taamim, Nekudot, Tagin, Otiyot) – Luci, lettere, punti, e corone sopra le lettere – sono il riflesso della diretta connessione tra le Luci e il Kelim.

Questa è la ragione per cui è così importante sapere come viene espressa questa connessione. Non si tratta di una questione di semplice linguaggio, ma della connessione tra la Luce ed il Kli sulla quale poggia tutto l’universo. Perciò, queste lettere e il linguaggio stesso sono chiamati sacri, perché mostrano come il Kli vuole diventare uguale alla Luce.

Quando Malchut ascende verso Zeir Anpin e Bina, essa si unisce con loro e perciò le 22 lettere sono formate, riflettendo la somiglianza di Malchut con le Sefirot Superiori, fino a ZAT de-Bina dove Malchut riceve le qualità di Bina.

Salendo da Malchut de-Malchut (il punto nero), essa comincia a deviare, creando così una linea verso destra o verso sinistra, in lungo e in largo, e poi creando ancora ogni tipo di forma e di circonferenza quando raggiunge la perfezione.

Lungo ogni grado dell’ascesa, Malchut si connette con Bina e disegna le forme di questa unione. Questo è il modo in cui le lettere vengono formate.

Un cinescopio funziona secondo lo stesso principio. Dentro troviamo infatti un sistema di deviazione: un più e un meno (un polo positivo ed uno negativo) lungo un’asse verticale, un più e un meno lungo un’asse orizzontale, e nel mezzo una specie di lancetta che si muove nelle direzioni in cui viene attirata da questi meno e da questi più. Mentre si muove, essa disegna ogni specie di figura. E queste figure si sovrappongono in sequenza una sull’altra.

Allo stesso modo, attraverso il lavoro combinato di due coppie di forze (potenziali), Hassadim (sinistra e destra) e Hochma ( sopra e sotto), il punto è attirato da sinistra verso destra e da sopra verso sotto, formando così tutte le diverse lettere. Queste forme si uniscono poi l’una con l’altra, e le lettere formano una sequenza che chiamiamo alfabeto.

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