La gioia è un chiaro segno della dazione

La domanda che ho ricevuto: Perché il lavoro spirituale deve essere sempre fatto con gioia?

La mia risposta: La gioia è un segno che si sta agendo per il bene della dazione e che non lo si sta facendo per un senso di costrizione, perché non si ha altra scelta o perché si ha paura che ci possano succedere delle cose cattive.
Sappiamo quanto sia felice una madre quando riesce a dar da mangiare al suo bambino, perché ne riceve del piacere.

La dazione che arriva dall’amore, come nel caso di una madre, arriva sempre con gioia. La gioia è un segno e una conseguenza delle buone azioni ( la dazione).

Tuttavia, se un uomo è dominato dal suo ego, allora sarà teso ed arrabbiato con il Creatore. Perciò, la forza della gentilezza e della fede si esprime attraverso la serenità, il rifiuto di se stessi davanti alla Forza Superiore, la disponibilità a ricevere l’influenza e la correzione di questa Forza, che cambierà le nostre qualità nella dazione. Allora la Forza Superiore arriva per darci la forza, e tutto viene accompagnato dalla gioia.

Una vera preghiera al Creatore non può avvenire senza gioia. Se una preghiera è ascoltata dal Creatore, allora si chiama “la porta delle lacrime” (Shaar ha-Dmaot), che significa che una persona desidera essere uguale al Creatore ( dalla parola “Dommeh”- uguale). Perciò, l’uomo “piange”, cioè vuole veramente essere uguale a Colui che dà. Ad ogni modo, queste non sono lacrime di sofferenza; un uomo sente infatti gioia perché ha raggiunto questo grande desiderio.

Una preghiera al Creatore non può essere piena di sofferenza. Se si piange, significa che si incolpa il Creatore per quello che ci sta capitando e siamo quindi infelici del nostro percorso, che seguiamo sentendoci abbandonati. Un uomo che sente in questo modo non può essere un giusto. Perciò, se un uomo non sente della gioia in ogni stato in cui si trova ( sia il più elevato che si possa immaginare, come il peggiore), significa che l’uomo è ancora nell’egoismo e non ha alcuna via per appellarsi al Creatore.

Un uomo deve ascendere per rimanere sempre nella gioia. Poi non gli importerà nulla di quello che gli succede, poiché la sua sola richiesta sarà di acquisire la forza della dazione. E allora, la riceverà.

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