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Tenere vivo il contatto con il Libro dello Zohar

marriageLa domanda che ho ricevuto: Se leggendo in libro dello Zohar, un uomo fosse capace di stabilire un contatto con il libro stesso, come potrebbe fare per mantenere vivo questo contatto?

La mia risposta: Quest’ uomo potrà riuscirci se non avrà paura di nulla che succederà da lì in poi e se sarà pronto a ricostruire questo contatto sempre ed ogni volta durante tutte le circostanze che gli si potranno presentare. Se invece è terrorizzato di perdere la sensazione di questa connessione, significa che gli manca la fiducia e che non è sufficientemente connesso con gli altri. Inoltre, egli non capisce che il suo progresso avviene nella qualità della dazione, che cresce sempre, si sviluppa e si intensifica dentro di lui. Infatti non c’è sviluppo se l’uomo ha paura e se si costringe. Se è preoccupato circa il suo futuro, allora è governato dall’egoismo invece che dal desiderio di dare.

Quando l’oscurità e la Luce diventano una cosa sola

why-didnt-the-monkeys-come-down-from-the-treesTutto proviene dal Creatore, la Forza Superiore. Sia la Luce che l’oscurità provengono da Lui, come è scritto, “E’ Lui che ha creato la Luce e l’oscurità”.

Quando ho il desiderio di rivelare il Creatore, devo prendere queste due forze e unirle insieme nel modo corretto. Proprio adesso sembrano essere in una posizione opposta tra loro ed io non capisco come due forze opposte possano derivare dalla stessa sorgente – per esempio, il bene e il male, la luce e l’oscurità, l’impurità (Klipa) e la santità, che si trovano in una lotta continua.

Quindi, com’è possibile unire la Luce e l’oscurità? Nel nostro mondo, spesso vediamo delle qualità e delle azioni che sono diametralmente opposte tra loro – alcune sono meravigliose e buone, o cattive, ripugnanti ed orribili. Com’è possibile combinarle insieme e attribuirle ad un’unica sorgente – il Creatore?

Nella spiritualità questa divisione e questa differenza tra le qualità è molto più grande che nel nostro mondo. Dunque noi dobbiamo costruire un sistema interiore che unisca insieme le forze opposte, perché questo è il modo in cui esse esistono veramente – in pace ed armonia, completandosi l’un l’altra. Nessuna di esse può esistere senza l’altra, il suo opposto.

Costruendo questo sistema dentro di me, comincio a comprendere la sua radice, a vedere da dove arriva questa opposizione e cosa sta succedendo veramente. E allo stesso tempo continuo a non capire. Questo concetto continuerà a non avere senso per noi finché non otterremo la capacità di realizzare noi stessi al di sopra della Barriera- Machsom, nella spiritualità.

Fino ad allora, possiamo trovarci sia su di un estremo che sull’altro, o essere spaccati tra i due, ma non siamo comunque in grado di essere uniti ed in armonia con tutte e due le forze opposte.

Attraverso il lavoro per unire dentro di me le due forze opposte, costruisco un punto di contatto tra di esse, un sistema in cui si uniscono nonostante siano opposte. Non serve sopprimere una delle due, come succede nel nostro mondo; entrambe devono invece raggiungere un’armonia completa.

Lo spazio che costruisco dentro di me è il mio “IO”, la mia anima, che è uguale al Creatore.
Il Creatore è uno, ma nei miei confronti, Egli si spezza in due forze – una positiva e una negativa, più e meno. Io collego queste due forze dentro di me in un solo sistema, e ne consegue che il sistema da me costruito tra il più e il meno è completamente uguale al Creatore.

In questo modo, io raggiungo il Creatore attraverso le Sue azioni. Quindi costruisco dentro di me un essere umano che è uguale al Creatore. Io sono una sola cosa nel sistema di Malchut, così come lo è il Creatore nel sistema di Keter. Tutto il nostro lavoro consiste nel raggiungere questa equivalenza.