Apri il cammino affinché la Luce Superiore ti riempia

rav_smallLa fonte della Luce Superiore creò un punto di desiderio “dal nulla” ed allora cominciò ad influenzarla con la pressione, fino a che il punto raggiunse uno stato chiamato il Mondo dell’Infinito. In questo stato, il punto non è più un punto, ma una sfera piena di Luce, che la creò. Allora realizza una restrizione (Tzimtzum Alef) nel desiderio, espellendo la Luce al di fuori di sé. È così che esistiamo sotto questa restrizione.

La condizione di questa prima restrizione è molto semplice: c’è la Luce, il piacere, la perfezione e l’eternità in alto, e nel fondo c’è il desiderio, l’oscurità ed il vuoto. Sono separati da una barriera chiamata “la Prima Restrizione (Tzimtzum Alef)”, che è una condizione che deve essere cancellata. Si afferma che questa rottura resterà tra loro finché il desiderio (Kli) non sarà somigliante alla Luce. Detto in altro modo, fintanto che il nostro vaso di percezione sarà differente dalla Luce, non sentiremo niente oltre a quello che sentiamo ora.

In questo stato, non siamo coscienti del mondo spirituale e percepiamo solo “questo mondo”. Questo stato nel quale esistiamo è il grado della vita più piccolo. Si trova dietro qualsiasi risultato, nell’oscurità, come se fossimo in una realtà immaginaria e nel sogno più profondo.

Una volta ho visto un film di fantascienza, nella quale si metteva la gente in capsule piene di un liquido, affinché potessero essere inviate nello spazio ad una distanza di milioni di anni luce. Dormivano nelle loro capsule fino a che arrivavano in un altro pianeta e cominciavano a svegliarsi. Noi esistiamo in uno stato simile, in uno stato di sogno, strappati dalla nostra realtà genuina. La condizione sotto la quale ci sveglieremo sarà con l’intenzione “per la dazione”. Affinché ciò accada, il nostro desiderio iniziale di essere riempiti o di ricevere piacere non cambia; l’unica cosa che cambia è perché gioisco, con che proposito? Se vogliamo ricevere la Luce (il riempimento) per il nostro beneficio, con l’intenzione egoista “per me stesso”, allora andiamo verso la condizione di Tzimtzum Alef. Questa viene chiamata ricezione “dall’alto verso il basso”.

Se desideriamo ricevere la Luce con l’intenzione di dare piacere all’Essere che ci da, questa viene chiamata ricezione “dal basso verso l’alto”. Solo allora la Luce, la rivelazione del Mondo Superiore, ci riempie completamente. Riceviamo in entrambi i casi, posto che l’unica cosa presente in noi è il desiderio di ricevere; ciò che cambia è l’intenzione, la condizione per la nostra ricezione.

Non capiamo come sia possibile ricevere la Luce Superiore, dal basso verso l’alto o cosa significhi restituire il piacere al Creatore. Tuttavia, questa condizione apre il cammino alla Luce. Se portiamo a termine questa condizione, tutto il Mondo dell’Infinito sarà nostro.

Un commento

  1. faccio una domanda sciocca ma mi serve per capire. Prima di dire il Pereq Shirà mi preparo come se dovessi presentarmi davanti all’Altissimo mi lavo le mani mi metto in ordine mi profumo e poi dico il canto in ebraico traslitterato pensando che a Lui faccia piacere il mio sforzo di farGli piacere : Vorrei sapere se al di la di ciò che faccio , l’atteggiamento sia quello giusto chiadendo alla fine di donarci la Sua luce e farci camminare nelle sue vie ; il gruppo i miei familiari e l’universo. E giusto cercare di fargli piacere anche in maniera così sciocca come prepararmi come se dovessi presentarmi a Lui di persona?

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