Il mondo è dentro di me
Quando leggiamo lo Zohar, troviamo nomi come Giacobbe, Esau, Abramo e Noè, però se li interpretiamo mediante le nostre nozioni precedenti sulla Torà, considerandoli come fatti storici, allora ci confonderemo totalmente e non capiremo assolutamente ciò che lo Zohar sta dicendo.
Dobbiamo andare nel vuoto dello spazio esterno, nel quale non esiste la Terra e non è successo niente lì; come se tutto ci fosse sembrato solo reale. Il tempo, il movimento e lo spazio sono un’illusione che esiste solo nella nostra immaginazione. Pensiamo che qualcosa sia esistito migliaia di anni fa e che ora facciamo scavi archeologici; scopriamo anche delle ossa che provano la loro esistenza. Tuttavia, tutto esiste solamente nelle nostre percezioni, che noi chiamiamo realtà.
Comunque, ora desidero elevarmi verso la comprensione corretta, vedere il desiderio che contiene Reshimot (geni informativi). Questo è ciò che vogliamo investigare, invece degli scavi archeologici.
Voglio vedere tutto questo mondo dentro il mio desiderio, posto che questo è l’unico luogo nel quale esiste davvero. Devo spostarmi verso la percezione della vera realtà, invece di stare in una immaginaria. Voglio vedere tutte le persone che mi circondano come diverse forme ed immagini all’interno del mio desiderio, invece di corpi fisici che appaiono di fronte a me. Voglio vedere come tutta la realtà, anche il Creatore, sia inglobato all’interno del mio desiderio. Allora la mia realtà si chiamerà Malchut del Mondo dell’Infinito.
Devo unire tutto in un tutto, posto che tutto si trova all’interno di un desiderio. La ragione per la quale vedo diverse immagini, azioni, il movimento nel tempo e nello spazio (tanto nel tempo e nello spazio spirituale quanto nel materiale) è perché la luce, il Creatore, sta operando all’interno del mio desiderio. In questa maniera, gradualmente, mi conduce alla vera comprensione delle Sue azioni.