Il miracolo dell’Hanukkah

rav-allegroUn miracolo è una connessione tra un’azione e un risultato che io non vedo; si ha quando una mia azione provoca un risultato assolutamente imprevedibile. Questo è il significato dei versi, “Ho faticato ed ho trovato”. Dobbiamo fare degli sforzi nel corso degli studi e provare a trovare dentro di noi ogni cosa che viene discussa. Ma dobbiamo sapere che ciò che troveremo sarà qualcosa di assolutamente inaspettato, anche se ne parliamo e ci aspettiamo che accada. Quando ci succederà, saremo scioccati dal vedere quanto siamo stati incapaci di immaginare esattamente una cosa del genere! Questa è la ragione per cui tali eventi si chiamano miracoli.

Che cos’è quel vaso d’olio che devo accendere? Si riferisce alle qualità che devo trovare dentro di me. L’olio è il mio desiderio di godere. Devo comprendere come fare per accenderlo, come creare un nuovo stoppino da immergervi usando i miei sforzi così che lo stoppino possa emergere. Lo stoppino rappresenta la mia resistenza ad usare i miei desideri in modo diretto, per ricevere solo per me stesso; io voglio usarli come la Luce. Questa è la ragione per cui tiro fuori lo stoppino dal desiderio che comprende un po’ del mio desiderio di ricevere, ma solo nella misura in cui sono capace di essere uguale alla Luce e di cancellare il mio egoismo. Sono pronto cioè ad usare il mio desiderio per il bene degli altri.

Da adesso sono disposto solo a donare un sottile e piccolo stoppino. Devono controllare in ogni momento di essere sicuro di non farlo per me stesso. Penso sempre di essere stato io ad ottenerlo, ma poi scopro che non è così. Questo succede continuamente perché io continuo a rivelare dei nuovi desideri egoistici dentro di me. E questo è il modo in cui a poco a poco li distinguo finché non creo finalmente uno stoppino dentro di me – una linea sottile (Kav Dak) dei miei desideri e delle mie qualità, il che vuol dire che io sono già al suo interno. Questo significa l’arrivo dell’Hanukkah, la festa della Luce. Una piccola candela arde in me, e dentro il mio enorme desiderio egoistico c’è una piccola parte in cui la dazione si accende.

Questa parte del desiderio, che desidera godere insieme alla Luce che può brillare in esso, si chiama la mia anima. E’ una parte molto piccola per adesso, ma se continuo a correggere il mio enorme desiderio, a poco a poco lo dirigo tutto verso la Luce.
Tutto il nostro lavoro spirituale consiste nel trovare tutte queste qualità dentro di noi.

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