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Lezione quotidiana di kabbalah – 14.01.10

Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “Nell’Ottavo Giorno,” Articolo 76

Studiando Il Libro dello Zohar noi sviluppiamo un corretto atteggiamento verso la vita perché la nostra attitudine allo studio si estende a tutte le parti della nostra realtà.
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah,” Articolo 121, Lezione 50

Quando le parole dei kabbalisti provocano una reazione interiore in noi, allora tutto diventa più facile e lo “studio materiale” si trasformerà in una parte delle nostre vite.
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Introduzione a Il Libro dello Zohar,” Articolo 5

L’odio nei confronti del Creatore può essere anche considerato come una forma di connessione a Lui, dato che il bene assoluto si rivela solo alla fine della correzione.
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Il Libro dello Zohar: la guida della spiritualità

idra_raba_100_wpDomanda: dove ci vuole dirigere il Il Libro dello Zohar?

Risposta: Lo Zohar ci dirige solo verso la rivelazione del nostro mondo interiore e trovare lì tutte le possibili nozioni interiori: me stesso, il mondo, così come i livelli inanimato, vegetale, animato ed umano. Poiché tutto ciò che possiamo immaginare ora, incluso me stesso, si trova dentro di noi.

Se mi relaziono al Libro dello Zohar in questa maniera, sapendo che mi rivela il mio “io”, allora il libro mi dirà tutto su di me. Tutto ciò che leggo nel Libro dello Zohar avviene dentro di me. Io essenzialmente, sono uno schermo e la forza del desiderio disegna diverse forme, immagini ed azioni nel mio schermo. Nei differenti livelli del mio desiderio di provare piacere, questa forza disegna, gli oggetti inanimati o il mondo vegetale, il mondo animale o il mondo umano. Tutti questi quadri appaiono all’interno del mio desiderio di provare piacere e vengono disegnati dalla forza del desiderio.

Similmente alle immagini che vediamo sullo schermo di un computer, c’è una camera fotografica dentro di noi, che crea l’illusione della realtà che appare innanzi a noi. Però, di fatto, non c’è nessuna realtà; tutto nel nostro desiderio di provare piacere riceve queste impressioni dalla forza che agisce nel suo interiore, ritraendo diverse immagini all’interno del desiderio. Noi discerniamo queste immagini come oggetti inanimati, piante, animali e persone, in funzione del livello del desiderio nel quale si ritraggono.

Per tanto, leggendo Il Libro dello Zohar, devo immaginare che sono un piccolo mondo e tutto si trova nel mio interiore: l’oceano, le montagne, i colori, i suoni, gli alberi, la gente e tutti gli avvenimenti che avvengono dentro di me. Allora, gradualmente, comincerò a passare dalle immagini che descrive Lo Zohar a qualità e forze. Invece di rispondere alle parole di questo libro, immaginando gli animali, la gente, gli alberi e tutte le cose che succedono loro, comincerò a discernere poco a poco queste qualità dentro di me. Basicamente ci sono solo due qualità, la ricezione e la dazione, però possono esser presenti in diversi gradi ed espresse in diverse maniere.

Dobbiamo provare a riconoscere tutto ciò che descrive questo libro. Non appena faremo la transizione dal mondo delle forze, cominceremo a vedere la verità ed a capire che tutte le immagini che adesso vediamo sono un mondo immaginario, ed in realtà, si tratta solo di forze. E dopo, dietro queste forze, cominceremo gradualmente a discernere l’Uno, la Forza Unica, Il Creatore.

Così dobbiamo leggere Il Libro dello Zohar.

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Il desiderio non ha nazionalità

rav_nature11Domanda: se leggiamo Il Libro dello Zohar in un’altra lingua, ha lo stesso effetto se lo leggiamo in ebraico o aramaico?

Risposta: non importa in che linguaggio si legge Il Libro dello Zohar. Tutta la gente del mondo dovrà studiare questo libro ed ogni persona lo leggerà nel suo linguaggio.

Anche se lo Zohar comprende certe parti in cui parla degli elementi delle lettere ebraiche, come le linee ed i punti che formano le lettere, non si tratta delle lettere in realtà, ma anzi sono simboli, segni o forme che dominano le forze. Non importa se uno guarda una lettera dell’alfabeto ebraico o solamente un simbolo. Ciò che importa è il suo significato. A lungo andare si tratta del nostro desiderio e questo non ha lingua o nazionalità. È soltanto questo : un desiderio.

Quando traduci le parole “dolce”, “amaro”, “acido”, in altre lingue, ogni lettore comprenderà a quali sensazioni ti riferisci. Lo Zohar parla delle sensazioni e posto che le parole che hanno un suono diverso, evocano la stessa sensazione nella gente, la lettura in un altro linguaggio non impedisce il nostro apprendimento.