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Lezione serale sullo Zohar – 09.01.10

Il Libro dello Zohar – Selezioni, Capitolo “E Giacobbe Esitò,” Articolo 143
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La testa dell’essere umano deve essere superiore al corpo

purposeAbbiamo lavorato abbastanza nel corso della storia per rivelare il male; ora è il momento giusto per rivelare la medicina, che consiste nella grandezza dell’unione e nella nostra superiorità al mondo materiale. Ma per riuscirci, dobbiamo renderci conto che non c’è nulla che sia superiore al nostro scopo spirituale, ed il nostro precedente sviluppo era indirizzato precisamente a questo.

Tutti i problemi della nostra vita arrivano da Creatore per spingerci ad uscire dal nostro stato animato. In questo mondo non siamo diversi dagli animali, la cui testa è allo stesso livello del corpo. A cosa pensa la mia testa? Pensa solo al corpo e perciò il corpo e la testa sono allo stesso livello. Allora, noi siamo umani o siamo animali che camminano in piedi? Attraverso tutte queste considerazioni, ci avviciniamo allo scopo, perché raggiungiamo una maggiore comprensione di ciò che ci manca.

Non esiste nessuno a parte Lui”, e noi dobbiamo giustificarLo perché tutto ciò che ci succede ha la sola ragione di spingerci verso lo scopo. Quello che ci deve importare è di diventare degli uomini invece che restare degli animali. Questo può essere fatto solo elevando la nostra testa e per riuscirci abbiamo bisogno della forza del Creatore, che controlla la nostra natura. Altrimenti rimarremo dentro il nostro egoismo.

Questa è la ragione per cui il Creatore ci manda continuamente dei problemi, perché noi possiamo desiderare di uscire da ciò che è negativo! Lui ci spinge, ci aiuta a salire! Altrimenti, non desidereremmo mai di diventare delle creature umane, perfette ed eterne. Continueremmo ad essere sommersi nell’amore per noi stessi, trascorrendo in qualche modo i 70 anni o giù di lì che ci vengono concessi, vivendo secondo il principio “Beviamo e godiamocela oggi, perché domani moriremo.”

Invece, non ci viene data la possibilità di stare in pace e ci vengono mandati continuamente dei problemi, che ci fanno pensare a come far fronte alla mancanza di speranza. A questo punto scende in campo la scienza della Kabbalah, e ci spiega che abbiamo tutti i mezzi (il gruppo, il maestro, e i libri) per progredire. Non siate fatalisti – cercate strenuamente la connessione e vi ritroverete in uno stato meraviglioso.

In sostanza, si tratta di un compito molto semplice. La sola ragione per cui ci risulta così difficile è che non vogliamo porre le nostre teste al di sopra della nostra insaziabile pancia. Abbiamo paura di staccarcene, di staccarci dal nostro stomaco.

Tuttavia, oggi ci sentiamo costretti a farlo dalla crisi che ci sta colpendo. Il modo in cui la gente oggi pensa sta cambiando, sebbene serva del tempo muove una tale massa di persone.

Tutto, compreso il Mondo Spirituale e il Creatore, è dentro di te

laitman_2009-05-27_8144_wLa domanda che ho ricevuto: Perché non possiamo percepire il mondo spirituale?

La mia risposta: Noi non abbiamo le qualità spirituali con le quali saremmo in grado di percepire il mondo spirituale. Dobbiamo desiderarlo, ma questo desiderio sente la spiritualità attraverso la ricezione e l’assimilazione, mentre la percezione spirituale si basa sulla dazione, una qualità che non abbiamo. Ma il nostro scopo è di arrivare ad ottenerla.

Dobbiamo modellarci sulla figura del Creatore, che è qualcosa che esiste al di fuori di noi. Noi non Lo conosciamo e non sappiamo sulla di Lui. Possiamo solo trasformarci in un essere che sia qualcosa di simile a Lui; allora cominceremo a percepirci come delle creature che danno. Questo è ciò che significa raggiungere la spiritualità.

La spiritualità è la “forma” della dazione che costruiamo dentro noi stessi. Questa “forma” è ciò che chiamiamo il Creatore ed è ciò che raggiungiamo attraverso la nostra anima nel mondo spirituale. Nessuno, tranne me, può creare questa forma, poiché noi non percepiamo nulla al di fuori di noi. I Kabbalisti ci dicono: “Comprimi il tuo io, riduci i tuoi desideri, e poi usali per dare piuttosto che per ricevere.”

Siete riusciti a farlo? Se sì, che cosa sentite adesso? La nostra nuova percezione si chiama “il mondo spirituale”, il “Creatore”, o “l’anima”. Ancora non percepiamo nulla al di fuori di noi, ma sentiamo i nostri desideri in una nuova forma; questo è ciò che si chiama “lo spazio o mondo spirituale”.

C’è qualcosa al di fuori di noi che ha creato il nostro desiderio? Noi non conosciamo la risposta a questa domanda, ma sappiamo che i nostri desideri “esteriori” sono percepiti anche attraverso i nostri desideri interiori e mai attraverso qualcosa che è al di fuori di noi.

Noi possiamo percepire sia la realtà fisica che quella spirituale, ma in entrambi i casi possiamo solo percepire ogni cosa attraverso la sua materia e la sua forma. Quindi non c’è differenza nel modo in cui percepiamo ogni mondo. Noi immaginiamo che questo mondo fisico esista al di fuori di noi, ma in realtà è dentro di noi. Allo stesso modo, immagineremo poi che il Creatore e il mondo spirituale esistano al di fuori di noi, ma sono anche loro dentro di noi. E’ solo una questione relativa a come il nostro desiderio assume una nuova forma, una nuova immagine, o una nuova silhouette.