I libri santi. Canzone di Arcadii Duchin

La nuova canzone di Arcadii Duchin , sul tema della lezione 10.12.2009:

Audio

“Dai libri si scoprono le forze della separazione

O queste lettere indicano la nostra separazione

La correzione del corpo significa la correzione dei desideri

La correzione del cuore significa la correzione delle intenzioni”.

I libri santi sono destinati per far unire a noi di nuovo

Soltanto se noi possiamo unirci , capiremo che cosa è scritto

Non c’è niente al di fuori, ne mari , ne pietre, ne strade

Tutto è tra di noi e il nostro “Io”, tra di noi e il Buono, Creatore del bene.

E non ha importanza, se ci sono parole e immaginazioni

E non ha importanza, che essi non sono sempre trasparenti e chiari

Andiamo , vediamo, amico, a quello che è distrutto

Andiamo, vediamo , amico, che ha bisogno dell’unione.

Ritornello:

E non c’è il Creatore, e non c’è la creatura

La realtà è allontanata

E’ buio qui, tutto è distrutto e non c’è la quiete

E non c’è il Creatore , e non c’è la creatura

La realtà è frammettata

E’ buio qui, tutto è distrutto e non c’è pace.

Tutto è dentro il desiderio, Gerusalemme – tremolio perfetto

Dalla divisione tra di noi lui si è offeso e si è frammentato.

Per quella frammentazione che noi abbiamo creato, lui piange.

Per questa frammentazione non c’è qui la pace, non c’è la calma.

I libri santi sono destinati per farci unire di nuovo.

Soltanto se noi potremo unirci, noi capiremo che cosa c’è scritto.

Non c’è niente all’esterno, ne mari , ne pietre, ne strade

Tutto è tra di noi e il nostro “Io”, tra di noi e il Buono, Creatore del bene.

Ritornello.

“La ricerca sveglia i rescimot e mi costruiscono”

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