Gli insegnamenti della Lingua dei Rami e delle Radici

themeaningofspiritualandphysicaltears_thumbDomanda: Durante lo svolgimento dello studio, l’uomo acquisisce la conoscenza sulle radici spirituali?

Risposta: L’uomo acquisisce molte conoscenze intellettuali mediante lo studio della Kabbalah, però questo non ha niente a che vedere con il raggiungimento delle radici spirituali. Raggiungere le radici spirituali significa raggiungere la qualità della dazione. Non è una conoscenza, ma la ricezione di nuovi e corretti attributi.

Adesso ho 613 desideri materiali e quando li trasformo in desideri spirituali, 613 desideri di dazione, ciò vuol dire che raggiungo le mie radici spirituali. Raggiungo “l’io che da” anziché “dell’io che riceve”.

Il Mondo Superiore viene rivelato in me, nelle mie qualità corrette. Le radici spirituali sono le mie qualità, e proprio adesso, vedendo questo mondo, percepisco il mio sé che è l’immagine che esiste dentro di me. La combinazione di tutte le mie qualità e la connessione tra di loro è ciò che chiamo questo mondo.

Nel mio piano interiore, ci sono molte connessioni, segnali ed impressioni, l’insieme delle quali le chiamo il mio mondo. Quando questo piano comincia a lavorare in accordo al principio della dazione, raggiungendo appena il primo grado in tutti i suoi elementi, vorrà dire che ho raggiunto le mie radici spirituali.

La connessione tra il mio precedente stato, quando sentivo il mondo nel mio piano materiale, che era connesso per amore della ricezione, ed il piano che è connesso in accordo al programma della dazione, è chiamato linguaggio dei rami. Grazie a questo linguaggio comincio a capire come il Creatore ha creato i livelli spirituali e tutti i gradi dell’ascesa.

Piuttosto che agire su un livello superficiale, solo in un singolo livello, capisco cosa sta succedendo tra i differenti livelli e come stanno avvenendo le discese o le ascese. Se studio solo un livello, posso essere solo inanimato, vegetale o animato all’interno di quel livello.

Comunque, se studio la differenza tra questi livelli o piani, scoprirò cosa posso usare per cambiare ancora me stesso. In altre parole, il linguaggio dei rami è un mezzo per elevarsi sempre più in alto.

Non ci parla su un piano superficiale, come fanno i linguaggi di questo mondo, al contrario spiega le differenze tra questo mondo e quello spirituale, la connessione tra le radici ed i rami. Non sto studiando solo il mondo spirituale, sto studiando entrambi i mondi insieme, l’uno contro l’altro.

In questa maniera, riesco a conoscere le azioni del Creatore. Dopotutto, la cosa più importante non è il livello in sé, ma cosa c’è tra essi. Ciò mi aiuta a capire come posso cambiare me stesso, elevandomi ogni volta sempre più in alto. Questo è ciò che abbiamo bisogno di imparare dal Maestro.

(Dalla lezione dell’articolo “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah” 29.10.2009)

2 Commenti

  1. Salve prof. Laitman.
    Volevo chiederle se la Kabbalah parla di piano astrale e mentale, concetti appartenenti all’Esoterismo, se li chiama con altri nomi o se non ne parla affatto.
    La ringrazio molto.

  2. Gentile lettore, nel ringraziarla della sua gradita domanda, desideriamo informarla che, a seguito della imponente quantità di richieste ricevute attraverso un blog che viene tradotto in oltre venti lingue, sono necessari tempi comprensibilmente più estesi, le chiediamo quindi di voler gentilmente pazientare nel ricevere un riscontro.
    Rav Michael Laitman avrà cura di inviare personalmente e al più presto una risposta al quesito da lei inoltrato.
    Distintamente

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