Pubblicato nella '' Categoria

La religione è un’invenzione umana che causa separazione

new-theoriesHo ricevuto due domande, sui matrimoni misti ebrei e sugli antenati ebrei:

Domanda: Se si presentano problemi nelle famiglie miste (ebrei e non ebrei) allora i rappresentanti religiosi del giudaismo dicono che questi matrimoni sono stati proibiti dal Creatore.  Allora perché l’Onnipotente  ha creato tante famiglie miste?

La mia risposta: Io non vedo problemi nelle famiglie miste. Quasi tutte le famiglie oggi giorno, negli Stati Uniti ed in Russia, sono miste. Se qualcuno degli sposi non è religioso allora i conflitti non esistono. La Kabbalah è al di sopra delle religioni e parla dell’unificazione di tutti con il Creatore. Le religioni furono inventate dalle persone e di conseguenza le separano.

Domanda: ultimamente ho scoperto che sono ebreo da parte di mio padre, i cui antenati vivevano in Portogallo nel periodo medievale e furono forzati dall’inquisizione a convertirsi alla religione Cristiana o ad abbandonare il paese. Come devo prenderla?

La mia risposta: non cambi nulla e continui a vivere come prima. Ci sono milioni di persone nella sua situazione nel mondo intero. Tutti raggiungeranno l’adesione e l’equivalenza della forma con il Creatore e tra loro stessi.

Materiale correlato:

Il compito più importante nella vita
L’Essenza della religione ed il suo scopo

Il Creatore è il nostro ottenimento più intimo

words1Il Creatore è la qualità corretta della persona. Il Creatore si rivela all’interno dell’essere creato ed è per questo che in ebraico Lo si chiama Bo-re (Vieni e vedi).

La persona deve raggiungere il suo stato corretto, il suo io corretto, ed allora vedrà le sue qualità corrette e le chiamerà “Creatore”. La persona rivela il Creatore soltanto all’interno dei suoi vasi di percezione corretti. Non sente niente al di fuori di sé stesso.

Percepiamo tutta la realtà, tutto ciò che esiste dentro di noi, nelle nostre sensazioni.  Per questo il libro dello Zohar dichiara che tutti i mondi e tutto quello che li riempie, incluso il Creatore, esistono all’interno della persona. Si deve al fatto che la persona li sente soltanto nel suo interiore. Tutto sembra esistere soltanto all’esterno, al di fuori di noi.

Questa illusione ci viene data intenzionalmente, affinché, contrastando la percezione  di “fuori” e “dentro”, acquisiamo la capacità di vedere il mondo, noi stessi ed il Creatore da un lato come pure da dentro.  Allora potremo sentire la creazione come Lui: prima della creazione, nel processo della sua creazione e nei futuri “stati più elevati”.

La percezione spirituale si costruisce sul sentire i desideri “degli altri”, che l’uomo annette a sé stesso per mezzo del desiderio di dare loro ed amarli. In questo modo, il desiderio della persona cresce e, nella misura in cui si unisce agli altri desideri, continua a rivelare una realtà più grande e più ampia.

Nel nostro mondo riveliamo il Mondo di Assiyà, nel quale ogni persona è imprigionata in sé stessa, all’interno del suo desiderio egoistico.  Però, quando comincia ad unirsi al gruppo, che è simile al suo desiderio per il Creatore, allora nella misura in cui si unisce con i suoi desideri, rivela il Mondo di Yetzirà.

Unendosi con l’ambiente in un unico e totale desiderio, la persona rivela la qualità della dazione che ha acquisito e che si chiama “Creatore”. Il fenomeno che rivela nel suo desiderio corretto si chiama Luce e la sua fonte più profonda si chiama Creatore.

Ma allora, un desiderio ancora più egoista si rivela all’interno della persona. Questo è il suo “io” e, cercando di unirsi al gruppo al di sopra del desiderio egoistico, raggiunge il Mondo di Berià.

In questo modo riveliamo i cinque mondi. Baal HaSulam scrive nell’Introduzione alla Saggezza della Kabbalah  che tutti i mondi esistono all’interno della persona. La saggezza della Kabbalah è la rivelazione del Creatore agli esseri creati, all’interno dell’essere creato, cioè, all’interno dei suoi desideri corretti (i sensi). Rivelando l’attributo della dazione, raggiungeremo anche la sua Fonte, il suo Fondatore. Questo capacità profonda si chiama Creatore.

Abbiamo bisogno di innalzarci al di sopra degli ostacoli e dell’egoismo

eurasia-congress2Per ascendere spiritualmente abbiamo bisogno dell’egoismo, al di sopra del quale abbiamo bisogno di elevarci. Non è necessario eliminare gli ostacoli, ma elevarci al di sopra di essi.

È la differenza fondamentale tra la Kabbalah e tutti gli altri metodi spirituali, le religioni e le credenze. Queste ci insegnano ad eliminare i problemi e a tranquillizzarci, affinché tutti ci sentiamo comodi.

Questo è il principio sul quale si regge tutto il mondo. Tutti si calmano quanto più possibile, andando dallo psichiatra, prendendo medicine, lottando, cercando di trovare conforto nel sonno, nell’alcool, nella religione e nei riconoscimenti di questo mondo.

Tutto ciò che una persona fa, lo fa per cancellare i sentimenti sgradevoli.

A causa di questo principio, le religioni attraggono le persone, addolcendo il loro egoismo. Nella Kabbalah avviene il contrario; si deve utilizzare tutto l’egoismo, incrementarlo ed elevarsi al di sopra di esso.

Di conseguenza, una persona che vuole correggere il suo egoismo e trasformarlo in dazione, ha bisogno della Luce che riforma questo egoismo, ha bisogno proprio della Forza che ha creato il suo ego, poiché questa Forza la aiuterà ad elevarsi al di sopra di esso.

Se una persona sopprime soltanto il suo egoismo, allora non ha bisogno della Luce che riforma o Creatore. Si inventa qualche religione o metodo per sentirsi comodo.

La differenza tra tutti gli altri metodi e la Kabbalah è che questa non appaga l’egoismo, ma anzi, gli da vita.
Di conseguenza, soltanto il metodo cabalistico, che opera con l’egoismo (non lo sopprime ma lo valorizza e lo utilizza) conduce la persona alla Luce Superiore.

In realtà, una persona ha bisogno della Luce per soggiogare il suo egoismo e questa Luce deve elevarla al di sopra di tutti gli ostacoli. Questo è il lavoro spirituale pratico.

Se una persona non ha bisogno dell’aiuto della Luce, il Creatore, per elevarsi al di sopra degli ostacoli e del suo egoismo, allora non raggiungerà mai la dazione.

La domanda dal cuore di un bambino

detskyvopros_buffalo_02_w1_thumbHo ricevuto una domanda: quando lei fa le sue lezioni, io non le capisco. Come le posso sentirle nel cuore?

La mia risposta: ti dirò un segreto, nessuno le capisce e comunque le ascoltano. Le ascoltano e non le capiscono, le riascoltano e comunque non le capiscono, una volta e poi un’altra. Tuttavia, gradualmente, la mente si sviluppa e nasce nella persona un senso che le permette di cominciare a riconoscere e sentire.

Anche i bebè, all’inizio non capiscono niente, però ogni giorno, crescendo, cominciano a camminare, a parlare e alla lunga, saranno come te.

La gente non capisce oggi ciò che domani saprà. La persona vive, cresce, ascolta e si rivela lentamente nel suo cuore la possibilità che possa sentire e capire un po’ di più. Nel cuore si rivela tutta una gamma di sensazioni ed appaiono molte idee nella mente. In questo modo il mondo diventa sempre più ampio.

Però il nostro mondo ha un limite e noi vogliamo andare al di là di questo limite. Stiamo in piedi sulla linea di frontiera e desideriamo uscire dalla nostra “bolla”. Per essere liberi dobbiamo ascoltare molte volte e cercare di sentire; dobbiamo creare una pressione interna diretta verso questa divisione invisibile. Spingere più volte fino a che riusciamo a fare un’apertura e possiamo finalmente uscire all’enorme mondo esterno.

Un commento per gli adulti: la nostra vita in questo mondo comincia con la penetrazione del seme maschile nell’ovulo femminile, il che rappresenta la penetrazione di una piccola quantità di dazione nella sfera o attributo di ricezione. In questo modo una nuova vita comincia a svilupparsi nel suo interno.

Oggi, comunque, dobbiamo abbandonare questa “bolla” che è cresciuta durante il nostro sviluppo. È giunta l’ora di ritornare fuori.