Nella Kabbalah, le pietre miliari del cammino sono invisibili agli occhi

laitman_2009-08_2577La domanda che ho ricevuto: C’è un problema con lo studio della Kabbalah: non è scontato ciò che si dovrebbe fare. Altri metodi offrono diversi esercizi per il corpo e per la mente, ma nella Kabbalah, non è assolutamente chiaro cosa si dovrebbe fare dal punto di vista pratico. Si dovrebbe solo studiare e tutto è a posto?

La mia risposta: Hai ragione. In questo metodo, uno studente non può vedere chiaramente cosa dovrebbe fare. La ragione di ciò è data dal fatto che egli sta imparando l’arte della dazione, la quale è un’intenzione che è invisibile agli occhi. Il corpo materiale non ne prende affatto parte, solo il cuore lo fa.

Ma che cos’è il cuore? E’ l’insieme di tutti i tuoi desideri. Nella Kabbalah, devi penetrare dentro il tuo cuore e imparare le sue qualità. Devi vedere quale atteggiamento viene dal tuo cuore verso te stesso, le altre persone, ed il Creatore. Devi allargare il tuo cuore e lavorarci dentro come se fosse un’officina dove in vario modo controlli, unisci e colleghi forze, desideri e pensieri diversi. Questo è qualcosa che si impara a fare gradualmente, ed in questo modo il cuore si espande con l’aiuto dell’influenza della Luce Superiore.

Negli altri metodi, ogni cosa è ovvia. Ci sono delle indicazioni fisiche che si possono vedere chiaramente. Ma quando si comincia con la Kabbalah, non si può vedere niente! Questa è la ragione per cui è chiamata “la saggezza nascosta”, ed il periodo iniziale di studio è chiamato “ il periodo del nascondimento” , perché non vediamo come avanziamo, cosa ci rende capaci di avanzare, e non siamo in grado di dire se invece siamo semplicemente fermi.

Ma c’è un modo per verificare se si sta avanzando correttamente. Ci si deve domandare se si sta chiedendo per se stessi niente altro che l’unione con le altre anime. L’intero lavoro spirituale di un uomo non è collegato in nessun modo con le sue azioni fisiche, ma piuttosto, esso si nasconde nell’interiorità delle cose. In altre parole, stiamo lavorando con delle forze che controllano la materia dal di dentro, e questa è la ragione per cui ancora non le percepiamo. Noi influenziamo la nostra materia, ma solo attraverso le forze che non vediamo.

Ecco perché gli uomini hanno ragione quando chiedono, “Dimmi cosa fare! Dammi da fare del lavoro che possa vedere e per il quale io sarò ricompensato in proporzione ai miei sforzi! Ho bisogno di qualche punto d’appoggio lungo la strada, ma quali sono?” Ad ogni modo, un uomo deve cercare dei nuovi criteri per avanzare, basandosi su quelli che non sono materiali, ma spirituali. Egli deve cercare delle indicazioni di dazione.

Per esempio, anche se non ricevo nulla, io continuo ad andare alle lezioni e a partecipare al lavoro. Accetto i consigli dei Kabbalisti in un modo che è detto “al di sopra della ragione”, e studio secondo questi consigli. Apro un libro, che mi è stato detto contenere la Luce della Correzione. Io non so nemmeno cosa sia questa Luce, ma voglio che Essa mi influenzi! Voglio mettermi sotto questa cascata di Luce! Voglio che questa Luce mi cambi e mi ripulisca di tutta l’esteriorità che mi ricopre (Klipa).

Se stai cercando dei cambiamenti spirituali dentro di te, allora la presenza di questo desiderio è il modo per dirti se stai avanzando nel cammino oppure no.

(Dalla preparazione alla lezione giornaliera di Kabbalah)

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