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Lezione quotidiana di Kabbalah – 30.10.09

Preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Articolo 2, Lezione 2
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Gli scritti di Baal HaSulam “Introduzione a Il Libro Dalla bocca del Saggio”, Lezione 6
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Siamo come un paziente incosciente che ritorna alla consapevolezza

heavenDomanda: perché il Creatore non è felice che le persone gioiscano della vita materiale e ne siano contenti?

Risposta: il Creatore non è felice di questo, perché non è il piacere che Lui ha intenzione di darci. Fin dall’inizio il Creatore ha creato lo stato nel quale siamo riempiti completamente di Luce, però non ce ne accorgiamo perché siamo incoscienti.

Tutti i mondi spirituali sono gradi di occultamento di questo stato e noi ci troviamo nello stato più basso, nel massimo occultamento. Il Mondo dell’Infinito si trova qui e noi siamo al suo interno, ma siamo separati da esso da molteplici strati, che sono come veli che ci nascondono lo stato nel quale esistiamo.

Siamo come una persona che resta in stato di incoscienza. Esistiamo in questo mondo in uno stato che può essere chiamato vita, però i nostri sentimenti non percepiscono niente. Questo è il nostro stato attuale. Per questo il Creatore non può lasciarci in questo stato incosciente, con solo una scintilla di Luce che ci mantiene vivi, però noi non lo capiamo e siamo disposti ad uniformarci alla corporalità.

Tuttavia, è molto difficile che una persona recuperi la coscienza. Anche coloro che la circondano hanno difficoltà a restituirgliela, ma è chiaro che il piano della creazione deve compiersi. Non abbiamo nessuna scelta in questo senso, la nostra unica scelta è solo se lo faremo attraverso il cammino della sofferenza oppure, consciamente, attraverso quello della Luce. Possiamo scegliere tra uno dei due.

Cominciamo a progredire per evitare i colpi, ma dopo, una volta che abbiamo acquisito un po’ di coscienza, continuiamo lungo il cammino volontariamente, perché cominciamo a valorizzare lo scopo al di sopra di tutto.

Evitiamo la prossima ondata della crisi

realityDavanti a noi ci sono ancora tempi difficili.
Confidiamo nel fatto che il mondo avrà tempo per attraversarli mediante una presa di coscienza, prima che si manifestino nella materia. In questo caso, non dovremo attraversare la correzione nella materia, ma nella nostra coscienza.

In una maniera o nell’altra, ciò accadrà nel giro di alcuni mesi. Quello che mi aspettavo accadesse un anno fa, non è stato ancora rivelato. Si avvicinano grandi cataclismi ed è importante che facciamo in modo che si esprimano nella nostra comprensione della situazione e non mediante la sofferenza materiale, la quale durerebbe molto tempo e ci colpirebbe nella carne.

Invece di questo, la gente si può svegliare immediatamente, comprendere ciò che avviene e rispondere con maturità. I moderni sistemi di comunicazione ci danno l’opportunità di permettere alle masse di capire rapidamente l’essenza delle cose ed evocare i cambiamenti nelle loro coscienze.

In qualche maniera, si avvicinano grandi cambiamenti. Nella prima metà del 20° secolo, Baal HaSulam scriveva già che tutto il mondo era come una grande famiglia e che la gente doveva unirsi. Anche se un cabalista non è soggetto al tempo, lui ha comunque visto e sentito questo, però noi ancora non lo facciamo.

Il mondo ha potuto mentire a sé stesso e fingere che non sia in crisi. Però, tutto il denaro è stato sprecato ed il registratore di cassa è vuoto. La bancarotta del mondo è diventata globale. Credo che il prossimo anno porterà con sé una gran quantità di lavoro da fare e la gente comincerà sinceramente a prestare attenzione al metodo per cambiare il mondo, la Kabbalah.