La vita non è altro che piacere mandatoci dal Creatore

laitman_2008-08-21_0612_wpDomanda: se vogliamo limitare il nostro egoismo, significa che dobbiamo astenerci dai piaceri?

Risposta: questo non è il cammino della Kabbalah. Il Creatore desidera che riceviamo il piacere, nella misura in cui avanziamo, Egli ci mostra come trarre piacere da fonti sempre più elevate e raffinate.

Egli desidera farci avanzare e con questo proposito, ci dà ciò che noi consideriamo sofferenza, che però non lo è. Ci sta dando l’opportunità di sperimentare un piacere più elevato, che per il momento non ci attrae, ma anzi, ci tormenta.
Pensate ad una bambina piccola, alla quale piace giocare con una bambola di stoffa, ma sua madre le chiede di giocare con il suo fratellino minore. Tuttavia, lei non vuole giocarci, poiché non pensa che giocare con un bebè, sia realmente un piacere. Per lei la bambola di stoffa è il vero piacere.

Per tanto, le sofferenze che vedo che il Creatore mi ha inviato, in realtà mi mostrano il mio successivo stato, al quale ascenderò se le accetto correttamente.

Solamente se siamo preparati per avanzare verso i piaceri più elevati, si mostreranno a noi nella loro forma corretta.
Tutto ciò che dobbiamo fare è cambiare il nostro comportamento nei loro confronti, da ricezione a dazione, nella quale sentiremo il successivo grado spirituale.

Per questo, dobbiamo migliorare la qualità del piacere che cerchiamo, però, per il momento lo percepiamo come sofferenza. Quando finalmente apriremo gli occhi, vedremo che non c’è stata mai nessuna sofferenza.

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Un commento

  1. […] i pensieri e desideri di una persona provengono dal Creatore. Perciò, se questa desidera avvicinarsi al Creatore, significa che il […]

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