A chi chiediamo il perdono nel Giorno dell’Espiazione?

doHo ricevuto una domanda: a chi devo chiedere perdono nel Yom Kippur, se la Kabbalah mi insegna che non esiste niente al di fuori di me?

La mia risposta: anzitutto, dobbiamo chiedere perdono ai nostri amici. Se una persona non ha il perdono di tutti, allora non avrà niente per dirigersi al Creatore. Però, cos’è il perdono nella spiritualità?
Il perdono è la rivelazione del mio stato presente, che posso correggere, in contrasto con i desideri che non potrei neppure approfondire, sistemare e chiedere la loro correzione. Devo discernere i miei desideri gradualmente ed avanzare passo dopo passo.

Il perdono (Slihot) e Yom Kippur (il Giorno del Perdono) sono la rivelazione del vaso rotto (Kli) o l’anima. La verifichiamo e la compariamo con lo stato della correzione totale: Purim. Per questa ragione chiamiamo lo stato opposto, non corretto, che riveliamo Ki-Purim, come Purim.

Per tanto, Yom Kippur simboleggia un momento nel quale la persona chiede veramente perdono per tutti i suoi “peccati”, però non lo desidera soltanto perché è scritto in qualche trattato, ma perché scopre quanto sia opposta al suo stato finale, che ha la capacità di visualizzare. Questo stato è l’unità di tutte le anime per raggiungere l’equivalenza con il Creatore, la forza ed il desiderio di dare e di amare.

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